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Le vacanze di Natale e Capodanno sono spesso rappresentate, nella cultura, come un momento di felicità e gioia. Ma per qualcuno potrebbe essere un periodo di tristezza, solitudine, ansia e riflessioni dolorose perchè si ha l’aspettativa di doversi sentire sempre allegri, felici. Ma si riconosce che è un’attesa irrealistica e che la nostra vita emotiva è complessa e varia. Magari è un nostro momento della vita in cui proviamo emozioni diverse dalla narrazione predominante. Ma quanto è seccante in questo periodo seguire il “dovere”o il “sempre” e il “mai”.
E arriva il momento in cui il Natale e il Capodanno diventano la sfida per stare bene con se stessi. In quanto potrebbe accadere, indipendentemente dall’essere o meno circondati da amici e famiglia, di sentirci soli e disconnessi dal resto del mondo. Ma i momenti di solitudine come spazio per ascoltarci e prendersi cura di noi, sono considerati balsamici. Per gli psicologi chiudersi in sé stessi aumenta l'isolamento. Messe da parte le frasi fatte sul Natale e su quanto conciliante possa essere stare in famiglia, esistono diverse realtà: tra cui i casi in cui è difficile trovare (in alcune famiglie) calore e sicurezza e, trascorrere un momento insieme porterebbe problemi alla salute mentale. Sarebbe preferibile evitarli.
In altri casi invece succede nei giorni che precedono il Natale che le persone controllino l'agenda per riflettere su come si potrebbe sopravvivere ai pranzi, le cene, i drink, le merende di auguri e dover rispondere ai messaggi di auguri e ai rimproveri su una non risposta. Come poter scappare da tutto questo? Fregatevene e non e rispondete a nulla! Non è da maleducati. La forma è in via di estinzione come i panda. E poi è tanto noiosa e antiquata! Oppure potete attuare il Kalsarikännit. E’ un trend finlandese che indica letteralmente il “Bere in casa in mutande”. In sostanza per i filandesi è uno stile di vita. Se pensate che è una specie di stile di vita per evitare gli impegni sociali per riempire le giornate. Il termine nasce da Kalsari (biancheria intima) e kännit ebbrezza, ubriachezza, Kalsarikännit tradotto letteralmente è ubriacarsi in abiti da casa. Però potrebbe essere anche stare a casa in abiti comodi e non accettare gli inviti. Magari sorseggiando qualche bicchiere di vino con moderazione o una tisana o una cioccolata calda e leggere un buon libro. Sono pur sempre gli inventori dello scolapasta, della sauna, e del Nokia. Essenziali, utili… da Nobel!