Conflenti - Quando la poesia diventa musica. Dalla penna di Vittorio Butera alla voce di Clemente Aiello. Nel cuore della Calabria, là dove il dialetto è ancora lingua dell’anima, nasce "L’AMURE CANTA", una canzone che è molto più di una semplice melodia: è un ponte tra passato e presente, tra poesia e musica, tra sentimento e bellezza universale. "La canzone - è detto in una nota - trae origine da un componimento poetico scritto l’8 gennaio 1948 dal poeta conflentese Vittorio Butera, che in pochi versi ha saputo racchiudere l’incanto dell’amore e la sua capacità di trasformare il mondo. Il sole sorride, la luna si compiace, il vento si addolcisce, le stelle si accendono: quando l’amore canta, l’universo intero si ferma ad ascoltare".
Il cantautore calabrese Clemente Aiello - prosegue la nota - ha deciso di raccogliere questa eredità poetica e di trasformarla in canzone, restando profondamente fedele al testo originale. La musicalizzazione dell’opera non snatura l’essenza della poesia, ma ne esalta la forza espressiva, rendendola accessibile a nuovi pubblici e a nuove generazioni. L’adattamento è sobrio e rispettoso, capace di valorizzare ogni parola del dialetto calabrese con una melodia dolce e avvolgente. Ne emerge un brano ricco di sentimento, che celebra non solo l’amore romantico, ma anche quello per la natura, la bellezza e la vita stessa. Il mondo si tinge di colori più vivi, le montagne sembrano più alte, l’erba più verde e i prati più fioriti: tutto si illumina al canto dell’amore. Con una voce sincera e un arrangiamento essenziale ma evocativo, Aiello restituisce la forza ancestrale di un testo che parla una lingua arcaica ma sempre viva, quella delle emozioni profonde. Il risultato è una canzone che riesce a far dialogare la tradizione poetica calabrese con la sensibilità musicale contemporanea.
"L’amure canta" è un "inno alla forza trasformatrice dell’amore. È il canto che tutti vogliono ascoltare, come scrive lo stesso Butera nei versi finali: “Amure, chhi miraculi sai fare,Canta, ca quanti ’nterra cce su’ ’nnati,Tutti te vuolu ssèntire cantare!”. Un omaggio sentito a una cultura che ha ancora molto da dire. E da cantare. Fuori su tutte le piattaforme digitali dal 12 maggio.
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