Pnrr, Calabria in ritardo ma i comuni accelerano: a Lamezia avviati 341 progetti per 375 milioni

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Lamezia Terme - Quando manca poco più di un anno e mezzo alla scadenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Calabria continua a segnare un considerevole ritardo nell'avvio dei cantieri ma segnali positivi arrivano dal lavoro messo in campo dalle amministrazioni comunali.

I progetti avviati in Calabria

In Calabria, infatti, è stato avviato solo il 23,5% dei progetti di competenza regionale, un valore che colloca la regione tra le ultime in Italia, insieme a Basilicata (21,8%) e Sardegna (12,1%). Mentre per quanto riguarda i comuni, la Calabria si attesta al 66% di opere esecutive, un dato in linea con la media del Sud e superiore, ad esempio, a regioni come la Puglia (49%). Sono i dati che emergono dal report Svimez “Pnrr Execution: le opere pubbliche di Comuni e Regioni”.

Comuni, avviati significativi livelli di spesa

Proprio i Comuni - rileva Svimez - sono gli enti che hanno sostenuto maggiori carichi amministrativi e sforzi aggiuntivi di spesa, con amministrazioni locali depauperate negli anni, soprattutto al Sud, di risorse umane e finanziarie, e con dipendenti sempre più anziani a causa dei reiterati blocchi del turnover. Se da un lato emergono ritardi dei Comuni del Sud per quota di avviamento dei lavori, i dati in termini di risorse pro capite ribaltano la lettura evidenziando significativi livelli di spesa avviata. Guardando, infatti, al valore pro capite dei progetti già avviati, si può notare che la Regione Calabria si attesta su una delle cifre più basse del Paese: 44 euro per abitante, contro una media di 98 euro al Sud e 90 euro al Nord. Peggio fanno solo Basilicata (33,5 euro) e Sardegna (24,8 euro).

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Risorse movimentate, comuni del Sud in testa

Viceversa, se si prendono in considerazione le risorse mobilitate, i comuni meridionali superano quelli del Centro-Nord: 281,6 euro per abitante contro 248,4 euro. La Calabria, in particolare, registra 339,8 euro pro capite, un dato superiore alla media meridionale. Dal report di Swimez emerge, dunque, che pur partendo con un deficit iniziale nella capacità progettuale, i comuni calabresi hanno operato uno sforzo notevole, riducendo il divario con il resto del Paese.

I ritardi maggiori riguardano la sanità territoriale

Il settore che più risente dei ritardi è quello della sanità territoriale: nella realizzazione di ospedali di comunità, case di comunità e sistemi di telemedicina, il Mezzogiorno ha avviato solo il 30% dei progetti, a fronte di un avanzamento del 73% nelle Regioni del Nord. Anche le infrastrutture per rinnovabili, mobilità sostenibile e welfare procedono a rilento, con il Sud fermo al 40% dei progetti in fase esecutiva. Svimez, infine, lancia l’allarme sulle future rimodulazioni del Pnrr. Il rischio è che comportino un dirottamento delle risorse verso misure più immediate, come incentivi alle imprese, a discapito della necessaria perequazione infrastrutturale per il Sud.

I dati del Comune di Lamezia

Consultando la piattaforma "Open Pnrr" di Openpolis è possibile rilevare lo stato di avanzamento nell'attuazione del Pnrr da parte dei comuni. A Lamezia Terme, al netto dei dati mancanti o non ancora comunicati, risultano 341 progetti avviati per una movimentazione di 375.6 milioni di euro con una percentuale di pagamenti che si attesta al 14%, leggermente superiore rispetto alla media regionale che non va oltre il 10%.

B.M.

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