Lamezia Terme, 15 luglio - Il concerto delle grandi emozioni. Si potrebbe definire così la lunga serata di musica e canzoni “ever green” che la storica band dei Nomadi ha regalato alle migliaia di fan radunatesi su corso Numistrano a Lamezia. Una performance di gran successo per il gruppo che da quasi mezzo secolo è sulla cresta dell’onda e che si è ritagliato, meritatamente, un posto nella storia della musica italiana.
Il corso principale della città della Piana ha cominciato ad affollarsi di persone già dal primo pomeriggio. Il concerto, iniziato poco dopo le 21, è andato avanti fino a oltre mezzanotte. Tre ore di musica d’autore sulle note di brani vecchi e nuovi che hanno straordinariamente coinvolto le tantissime persone presenti. Non solo appassionati ormai con i capelli grigi, espressione di una generazione over cinquanta fedelissima alla produzione musicale dei Nomadi, ma anche tantissimi giovani che hanno cantato canzoni storiche come “Dio è morto” e “Io vagabondo” con cui Beppe Carletti, Cico Falzone, Daniele Campani, Sergio Reggioli, Massimo Vecchi e Cristiano Turato, hanno concluso la loro entusiasmante serata lametina. Non è mancato il ricordo del compianto Augusto Daolio, la voce che per molti anni ha rappresentato i Nomadi.
A vent'anni dalla scomparsa dello storico leader del gruppo, la band di Novellara ha deciso di rendere omaggio al cantante pubblicando la raccolta di brani dal vivo “È stato bellissimo”. Il disco, stampato in edizione limitata e contenente brani live cantati da Daolio, viene presentato dal vivo attraverso il 'Ricordarti Tour' 2012. Così è stato anche per il concerto di Lamezia che ha reso omaggio al mitico Augusto con applausi scroscianti. Il concerto dei Nomadi è stato patrocinato dalla Provincia di Catanzaro ed organizzato dalla Esse Musica di Maurizio Senese.
Per l’estate lametina un vero sold out di pubblico e di gradimento, un evento che ha mobilitato migliaia di appassionati arrivati in città da tutta la Calabria. Su corso Numistrano, ad ascoltare la mitica band, c’erano anche molti turisti stranieri richiamati dal grande nome del gruppo che continua dopo cinquant’anni di attività ad ottenere enorme riscontro, a riprova di una professionalità indiscussa. Una grande preparazione che, ogni volta, in ogni canzone, si unisce ad un messaggio chiaro e deciso di denuncia contro le ingiustizie di ogni genere, a favore della libertà, della pace, per un impegno solidale rivolto soprattutto alle classi sociali più deboli. Un messaggio scelto dal gruppo mezzo secolo fa quasi come una ‘mission’, ed attuale più che mai.
Maria Scaramuzzino
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