Lamezia, residenti Via Case Sparse Oppolese alla Multiservizi: “Migliorare servizio dei rifiuti"

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Lamezia Terme - "Il 2 di Agosto scorso, facendomi carico del disagio dei cittadini di via Case Sparse Oppolese, alle prese con una ingiustificata omissione dello smaltimento dei rifuti, avevo, in merito, indirizzato alla Lamezia Multiservizi SpA, tramite posta elettronica, una segnalazione on ine. Gli abitanti della via sopra richiamata fanno da circa 5 anni la raccolta differenziata con le modalità precedenti al nuovo modello di raccolta che ha nei nuovi contenitori il dato più qualificante del sistema; anche se, a detta di molti, sensibilmente più complicato in particolare per i soggetti anziani e soli" è quanto si legge in una nota di Fiore Isabella riportando i disagi dei Cittadini di Via Case Sparse Oppolese. 

"Da premettere che - aggiunge - a monte dei disservizi, risiedono alcune ingombranti criticità che chi ha la responsabilità della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in questa  città, al momento, non è riuscito a rimuovere. Una prima criticità risiede nella comunicazione telefonica con gli uffici della Multiservizi, elegante nella forma ma farraginosa nella sostanza, tant'è che, digitato lo 0968 441812, una voce registrata invita affabilmente il mittente ad inserire il numerino facente riferimento all'opzione richiesta. Pochi secondi e la stessa voce licenzia il cittadino con un affranto “Spiacenti! Al momento non è possibile rispondere alla sua chiamata. Riprovi più tardi.” A furia di riprovare, anche trenta volte al giorno, arriva poi il momento di chiudere i cancelli e chi si è visto si è visto! Il secondo aspetto, veramente incredibile, è la gestione del cambiamento del modello di raccolta e smaltimento attraverso una comunicazione all'utenza assolutamente parziale ed ignara della diversa configurazione sociale del territorio, che richiede un'informazione differenziata e un approccio porta a porta e  non affidata esclusivamente ai soliti comunicati pubblicati sul giornale locale. Nulla, a quanto pare,  viene pubblicato sul sito della multiservizi o sul sito del comune di Lamezia Terme, anche se l'aspetto ostativo è  che non tutti smanettano e non tutti sanno imbarcarsi sui motori di ricerca. Gli utenti di Via Case Sparse Oppolese dell'ex Comune di Sambiase, che hanno le abitazioni distanti dalla strada pubblica, ogni mattina, come lo scrivente,  prendono l'automobile e portano i contenitori con i rifiuti nel punto di raccolta".

"Questa mattina - precisa - ho lasciato il mastello marrone  dell'organico nel punto di raccolta accanto a quello blu della carta che ieri gli operatori hanno omesso di svuotare. Ho pensato bene, per ricordarglielo, di porre, su un tazebao, la cortese richiesta di smaltire anche il materiale, compreso l'organico, da troppi giorni giacente. Ma come dicevano i nostri nonni, a volte si rischia di “raccomandare le pecore al lupo”; infatti, hanno rimosso il tazebao e conservato l'organico imputridito e maleodorante, forse perché, nell'epoca social-digitale, i pennarelli e il cartone non vanno più di moda. Mi limito, per porre fine alla mia ridondante amarezza, a dare, dal punto di vista dell'utente, un'utile informazione e a fare una semplice e non sconvolgente proposta: tanti cittadini, non solo i residenti nella mia via, non hanno contezza del nuovo sistema di smaltimento, che tanto nuovo non è, ma che richiede, come tutte le novità, un graduale processo  di interiorizzazione. E a questo proposito penso che sia opportuno, viste le difficoltà a livello di comunicazione, che l'informazione, in particolare nelle fasi di aggiornamento delle procedure di smaltimento, sia più puntuale e meglio localizzata, perché possa arrivare effettivamente a tutti i cittadini. Le modalità possono essere diverse: brochure da distribuire alla cittadinanza, un servizio telefonico funzionante e non in perenne pre-coma, siti internet istituzionalii (multiservizi e  comune) puntualmente aggiornati. Infine, persistendo l'abitudine dei soliti inqualificabili resistenti alla pulizia e dediti all'inquinamento di ogni piccolo spazio del Creato, a provvedere, anche “una tantum” a rimuovere la spazzatura, da costoro maldestramente abbandonata. Senza, ovviamente, abbandonare la via repressiva consentita dalla normativa vigente, meno mite del metodo educativo ma, all'occorrenza, altrettanto efficace".

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