Confermata l'assoluzione di un imprenditore lametino dall'accusa di violenza sessuale

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Lamezia Terme – La Corte d’Appello di Catanzaro, Prima Sezione Penale, ha dichiarato oggi inammissibile l’appello proposto dal Procuratore Generale avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme che aveva assolto, con la formula "perché il fatto non sussiste", un imprenditore lametino dall’accusa di violenza sessuale su una ragazza minorenne.

L’imprenditore, difeso dall’avvocato Salvatore Cerra, era stato sottoposto a procedimento penale a seguito della denuncia sporta dalla dirigente scolastica dell'istituto allora frequentato dalla giovane, dopo che quest'ultima aveva raccontato l'episodio ad un’amica. Anche la querelante aveva proposto appello avverso la sentenza di assoluzione, chiedendone la riforma.

Sin dalle indagini preliminari la difesa dell'imputato aveva contestato le gravi accuse mosse all’imprenditore, smentite anche dalle indagini difensive che avevano evidenziato sin da subito la palese inattendibilità della presunta vittima. Inattendibilità evidenziata anche dal GUP presso il Tribunale di Lamezia Terme nella sentenza poi impugnata.

La Corte d’Appello, in accoglimento della tesi difensiva, non ha inteso provvedere alla riapertura dell’istruttoria dibattimentale formulata dagli appellanti, ed ha confermato la sentenza assolutoria, con condanna alle spese processuali della querelante.

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