Lamezia Terme, 22 marzo - Niente da fare per il carcere di Lamezia. Dopo tanto discutere è stato presentato ieri il Piano Carceri che prevede, in Calabria, la sola soppressione del carcere lametino con una differenziazione, tra i rimanenti, in base a criteri quali la tipologia del detenuto, la singola pericolosità e la singola posizione giuridica. In Calabria è la sola città di Catanzaro ad avere un potenziamento della struttura carceraria con la costruzione di un nuovo padiglione da trecento posti in cui saranno presenti i cosiddetti "detenuti di media sicurezza", ossia carcerati per reati comuni. Altri tre istituti di pena calabresi (Laureana di Borrello, Crotone e Paola) invece, saranno riconvertiti a luoghi di custodia attenuata. Si tratterà di una riconversione graduale che avverrà da qui a qualche mese.
Salvo ripensamenti o emendamenti dell'ultima ora, in Calabria dovrebbe dunque chiudere il solo carcere di Lamezia. Una struttura che nell'ultimo rapporto dell'associazione Antigone è stato definito come "una struttura molto piccola ma anche molto curata tanto da non assumere le caratteristiche tipiche di un carcere". Lo stesso Rapporto descrive il carcere, una struttura del 1400 che solo nel 1800 è divenuto Istituto di Pena, "curato" dove l'ultima ristrutturazione risale al 2004. Presenti al momento di stilare il Rapporto, trenta detenutii su 58 agenti di polizia penitenziaria in servizio. Le celle "poche ma abbastanza spaziose" con "docce all'interno di ogni singola cella". Presente una sala colloqui che l'associazione Antigone descrive nel suo rapporto come "a norma e con una bellissima volta affrescata". All'interno si trovano anche una chiesa e aule per le attività sociali "piccole, ma tenute in buono stato". Il rapporto stilato da Antigone parla di una struttura in cui, oltre ai 58 agenti, sono presenti un assistente sociale, un educatore, tre medici "per sei ore al giorno", un medico incaricato, 1 infermiere di ruolo e altri "due a parcella". All'interno è presente anche il Sert mentre, sempre il rapporto spiega come negli ultimi tre anni ci siano stati pochi casi "di autolensionismo" e nessun altro episodio quale suicidio o morti "per altre cause". Diverse le attività come quelle di "Educazione alla legalità", "Educazione alla lettura", Cineforum, corsi di chitarra e decoupage. Un istituto piccolo e antico, quello di Lamezia. Una realtà rodata diretta da donne in un ambiente non sempre facile. Una realtà del territorio che il nuovo Piano Carceri, a meno di modifiche dell'ultima ora, è quindi destinato a venire soppressa chiudendo definitivamente dopo quasi due secoli.
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