Lamezia Terme - Fiocchi rossi nei capelli, manifesti e segni sul viso, il colore simbolo della ribellione contro la violenza di genere impresso un po’ ovunque: si presenta così la folla della manifestazione “Mi amo troppo per stare con chiunque”, partita dal piazzale antistante il palazzo del Giudice di Pace, e diretta verso la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Una manifestazione che sceglie come titolo la frase postata sui social da Sara Campanella, una delle ultime vittime italiane di femminicidio, poco prima di essere uccisa da quel ragazzo ossessionato da lei che la giovane aveva respinto.
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A scegliere questa frase e a dare il via a questo gesto di sensibilizzazione è l’associazione Giovani Imprenditori di Lamezia Terme, rappresentata da Luana Costa, socio amministratore del St Patrick’s Lamezia Terme, Antonello Masala, titolare di Soul Kitchen Crossfit e Samuel Mastroianni appartenente al mondo dell'intrattenimento musicale lametino.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con l'associazione Per Te Lamezia Terme, il Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Lamezia Terme, la Presidenza del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, la Commissione Pari Opportunità del Comune, e con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme e la partecipazione delle associazioni Malgrado tutto, Arvalia Lamezia, ASD Marconi ritmica, ScrepMagazine, associazione Culturale Carpe Diem.
“L’idea” spiega Costa, “è nata dopo gli ultimi eventi di cronaca: la morte di Sara e Ilaria ha scosso l’opinione pubblica suscitando una serie di manifestazioni in tutta la penisola. Ci siamo detti così che sarebbe stato bello, e soprattutto che sarebbe stato giusto, organizzarne una anche a Lamezia. Abbiamo contattato così altre associazioni e realtà istituzionali sensibili al problema che hanno subito accettato di collaborare. Siamo stanchi di questa situazione e crediamo nella necessità di imparare a gestire le emozioni, di intraprendere una strada che porti i giovani a saper vivere le proprie relazioni in maniera sana. Lo faccio anche per mia figlia, donna del domani: è mio dovere cercare di lasciarle un mondo migliore”.
“Siamo stati felicissimi di aderire all’iniziativa ideata dai ragazzi”, continua Katia Nero, presidente dell’associazione Per Te, “e siamo stati parte attiva nell’organizzazione: l’unione, come sempre, fa la forza, ed è stato bello per noi vedere dei giovani così sensibili e interessati alla tematica. Non se ne può più di ascoltare notizie di femminicidi, e anche loro sono stanchi, soprattutto i ragazzi, che non vogliono essere associati ai carnefici e identificati come mostri. Vogliamo invece lottare tutti insieme per sradicare questo malessere. Per Te non si muove solo il 25 novembre, ma è attiva sempre, tutto l’anno, nelle piazze, nelle scuole, nei convegni, nel lavoro comune di sensibilizzazione”. Presenti alla manifestazione molti giovani e giovanissimi, nonostante il ponte abbia svantaggiato gli organizzatori nel coinvolgimento delle scuole. Notevole il lavoro delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale che ha accompagnato i ragazzi, senza importanti modifiche al traffico.
Giulia De Sensi
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