Lamezia Terme - Mandolini, percussioni, chitarre elettriche, e il fascino assoluto e intramontabile della canzone napoletana mescolato ai ritmi del mondo: tutto questo e molto altro nel concerto di “NOI Nuova Orchestra Italiana” voluto da AMA Calabria presso il teatro del Parco Mitoio, uno degli eventi di spicco dell’estate lametina.
“Abbiamo voluto contribuire così alla valorizzazione di questo bellissimo sito”, ha spiegato il direttore artistico della rassegna di AMA Francescantonio Pollice, lasciando il pubblico alla musica accattivante dell’ensemble fondata nel 1991 da Renzo Arbore e ai suoi solisti Gianni Conte e Barbara Bonaiuti, che così ha introdotto il concerto rivolgendosi alla platea: “Grazie a tutti voi per averci dato l’opportunità di ritornare in Calabria, e grazie all’associazione organizzatrice della rassegna per averci portato in questa splendida arena. Il concerto di stasera è dedicato al suo fondatore, Gennaro Pollice, venuto a mancare un anno fa”. Un regalo speciale ad una figura di grande rilievo, per l’associazione AMA e l’intero panorama culturale lametino, da sempre grande amante della canzone napoletana. Un genere portato ai suoi massimi livelli proprio dalla Nuova Orchestra Italiana, attraverso la riproposizione di un repertorio classico animato da contaminazioni e sperimentazioni felici, tutto ispirato all’arte dei grandi maestri Roberto Murolo e Renato Carosone, armonizzato dal tocco speciale di Renzo Arbore, oggi lontano dalle scene ma presenza viva e fondante per la prosecuzione dell’attività della sua band. Accanto a Conte e Bonaiuto, la formazione è composta da Salvatore Esposito, Salvatore Della Vecchia, Raffaele La Ragione, Michele Montefusco, Giordano Esposito, Marco Manusso, Nicola Cantatore, Massimo Cecchetti, Roberto Cissonietti, Giovanni Imparato, Peppe Sannino, Massimo Volpe, che hanno accompagnato con grande perizia le voci potenti dei solisti.
Così il pubblico dell’arena si è lasciato trascinare dalla rumba cubana di “Maruzzella”, dalle chitarre country di “Chella là”, dal rap di “O’ Sarracino”, scritto da Beniamino Esposito – storico membro della formazione oggi scomparso – e interpretato oggi da suo figlio Giordano. Poi, tante storiche canzoni ballabili animate dai ritmi sincopati dell’Africa e dei Tropici, e ancora notturni e serenate, fino al rock irresistibile di “Quando mammeta t’ha fatto”, e al finale romantico di “Chist’è o’ paese d’o’ sole”, concluso da un medley di canzone di Arbore proposto come bis per una serata davvero da ricordare.
Giulia De Sensi
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