Lamezia Terme - "Dal Reo al Patrimonio illecito" è il titolo dell'incontro di studio di Giustizia Penale Patrimoniale organizzato dall’Aiga - Associazione Italiana Giovani Avvocati, Sezione Lamezia Terme. Presenti al tavolo l'avvocato Giuseppe Murone, Componente del Dipartimento di Diritto Penale della Fondazione Aiga Tommaso Bacciarelli, che ha introdotto e moderato, il Ten. Col. Giuseppe Furciniti, Comandante del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli, l'avvocato Aldo Ferraro, Segretario della Camera Penale di Lamezia Terme, l'avvocato Pierpaolo Dell'Anno, Professore Ordinario di Procedura Penale presso l'Università di Cassino e del Lazio Meridionale.
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L'importanza di tali iniziative, che richiamano all'attenzione non solo giuristi ma anche avvocati, magistrati, guardia di Finanza, tutti uniti nel dare forza ai giovani avvocati, risiede nel delineare l'evoluzione giurisprudenziale al passo con la dottrina, e nel vederne concretizzare le azioni dal legislatore.
“Abbiamo iniziato come Consiglio dell'Ordine degli Avvocati a collaborare con i primi giovedì dell'Aiga - afferma l'avvocato Antonello Bevilacqua - eventi formativi che si concludevano con un aperitivo. Oggi ci troviamo davanti ad iniziative più importanti, con i venerdì dell’Aiga, un format preso come modello anche in altre regioni d'Italia. Dando spazio a più voci l'evento si completa”.
A portare i loro saluti anche l’avvocato Andrea Parisi, coordinatore Regionale Aiga che si è detto orgoglioso di aver portato avanti queste iniziative anche fuori Regione, e ha sottolineato la collaborazione con l’ordine degli avvocati e la Camera penale lametina. L’avvocato Giuseppe Borrello, presidente Aiga Sezione di Lamezia Terme, ha poi così commentato, salutando la platea: “Orientare una società verso la giustizia, passa anche dal costituire una classe forense preparata. Tutte queste forze - ha aggiunto - sono il segno della forza dell’avvocatura lametina pronta a spendersi per la società”.
“Trattiamo l'Istituto della confisca - spiega in apertura l'avvocato Giuseppe Murone - l'Aiga non fa altro che anticipare temi e si rende conto dell'evoluzione problematica degli stessi. Parliamo di confisca di prevenzione di cui fino a 10 anni nessuno ne sapeva niente, e di confisca allargata, che nasce nel '94 dopo la morte di Falcone e Borsellino e che dal 2001 viene ulteriormente riformata per ben 16 volte”.
Dall'ultima riforma del 2017 emerge inoltre il controllo giudiziario, per cui confisca di prevenzione e confisca 12sexes hanno entrambe a che fare con la sproporzione.
Una materia complessa e variegata quella concernente le misure patrimoniali. “Dal reato al patrimonio il legislatore ha introdotto sequestro e confisca in cui la ricostruzione dell'illecito trova diverse interpretazioni ma, mentre per alcune tipologie di reati dal punto di vista probatorio è semplice, questo non lo è per i reati in cui non è facile individuare il profitto - aggiunge il Ten. Col. Furciniti - accade soprattutto per i reati associativi di criminalità organizzata”.
Il legislatore si è reso conto che un più efficace contrasto alla criminalità organizzata si ottiene non tanto con la minaccia di pena, ma con l'aggressione patrimoniale - spiega infine l'avvocato Aldo Ferraro - aggredendo i patrimoni si riesce a sortire quel risultato che è virtuoso nella lotta alla criminalità organizzata. L'ultimo intervento normativo che ha tratto le mosse dalla legge Orlando si pone in questa direzione perché ha addirittura ampliato la possibilità di disporre misure di prevenzione anche nei confronti degli indagati di reati ai danni della P.A”.
Valeria D’Agostino
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