Lamezia Terme – Accantonata l’idea originaria di realizzare ex novo almeno 120 alloggi da destinare alle famiglie che attualmente vivono all’interno del campo rom di Scordovillo, per effettuare la bonifica, tocca ora all’Aterp reperire immobili già esistenti anche di proprietà di terzi. Nei giorni scorsi, infatti, l’azienda che si occupa dell’edilizia pubblica ha formalmente avviato le procedure per la manifestazione di interesse finalizzata all’acquisto di immobili situati nel Comune di Lamezia Terme, da acquisire al proprio patrimonio e da utilizzare per ospitare le famiglie rom e consentire così la materiale bonifica dell’area.
Regione Aterp, infatti, hanno siglato una convenzione – diversa rispetto a quella originariamente sottoscritta subito dopo la nomina da parte del Governo di un commissario addetto alla bonifica – che affida all’azienda una dote finanziaria di 28 milioni di euro per la ricollocazione delle famiglie di etnia Rom di Lamezia Terme, attraverso un piano di housing diffuso a consumo di suolo zero. Il progetto, recentemente approvato con delibera regionale, rappresenta una rimodulazione dell’iniziale piano che prevedeva la costruzione di nuove unità abitative all’interno dell’area di Scordovillo. Il nuovo approccio prevede che l’Aterp si occupi del recupero e, se necessario, dell’acquisto di immobili da destinare all’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di superare il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Nell’ambito della Cabina di regia, in collaborazione con il Comune e altri enti, si è deciso di avviare un avviso pubblico per verificare la disponibilità di immobili dislocati su tutto il territorio, compresi i comuni limitrofi a Lamezia. Questa iniziativa consentirà di valutare la possibilità di trasferimenti definitivi per alcune famiglie in altre località.
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