Lamezia, BioAge vince premio per miglior progetto finanziato con fondi pubblici

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Monaco (Germania) - La settimana scorsa, dal 19 al 21 marzo, si è tenuta a Monaco, in Germania l’evento internazionale LOPEC 2019, “Conferenza ed Esposizione Internazionale dell’Industria dell’Elettronica Stampata”. L’evento prevedeva anche l’assegnazione di vari premi e riconoscimenti internazionali, e la società lametina BioAge srl ha vinto il premio per il “Miglior Progetto Finanziato con Fondi Pubblici”, al concorso partecipavano, come sempre, numerosi altri competitori che hanno esposto i loro sistemi innovativi. Questo è il terzo premio che la società lamettina BioAge vince al LOPEC di Monaco, avendo già vinto in passato un premio nel 2015 con un circuito elettronico completamente realizzato su carta, mentre nel 2017 ha vinto un premio per un innovativo sensore per rivelare i raggi X. Il prestigioso premio è stato assegnato per un innovativo sistema in grado di riconoscere le impronte digitali grazie alle piccole differenze di temperatura generate dall’impronta digitale stessa, è un’alternativa ai classici sistemi ottici ed è in grado di aumentare il livello di sicurezza con cui si riconosce un’impronta digitale, un altro vantaggio è dato dalla flessibilità del sensore, per cui ad esempio di può installare su superfici curve, un esempio tipico è l’applicazione su un volante di un’automobile.

 Il sistema elettronico in grado di riconoscere le impronte digitali è stato sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca scientifica PYCSEL di cui la società lametina BioAge è partner, questo progetto è stato finanziato direttamente dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020 che finanzia la ricerca scientifica europea. La società BioAge nell’ambito del progetto PYCSEL è responsabile dell’attività di “Integrazione Elettronica”, e ha progettato e realizzato tutte le complesse schede elettroniche. Alla premiazione a Monaco hanno partecipato gli ingegneri Umberto Emanuele e Andrea Torchia della società lamettina BioAge, fornendo assistenza e spiegazioni ai numerosi visitatori che hanno potuto provare di persona il sistema il quale ha riscosso un notevole successo in termini di interesse, alla realizzazione del sistema di riconoscimento delle impronte digitali hanno partecipato attivamente anche gli ingegneri Salvatore Nicotera e Stefano Sinopoli.

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