Lamezia, crescono i disagi in molte zone a causa dei ritardi nella consegna della posta

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Lamezia Terme - "Quando arrivano, arrivano scadute da mesi e si accumulano ritardi impressionanti". Sono sempre di più i cittadini di Lamezia che lamentano i ritardi nella consegna della posta. In tanti casi non viene mai consegnata. "Non solo le bollette - ci dicono alcuni residenti del centro storico - ma anche l'attesa per ricevere i Pin per le carte postali è diventata un'attesa vana. Ci sono persone che aspettano da oltre un anno e mezzo". Una situazione, dunque, di grande disagio quella che si vive a Lamezia, non solo nel centro storico ma anche nelle periferie dei vari quartieri, e che "costringe" i cittadini a recarsi all'ufficio più vicino (energia, gas, etc) per "farsi stampare la bolletta" o trovare un rimedio registrandosi on line per entrare in possesso della fattura da pagare. Ma non tutto si può recuperare. Una situazione che si trascina da tempo per la mancanza di postini.

"Quelli che ci sono - raccontano ancora altri cittadini - li dobbiamo rincorrere, quasi pregarli e raccomandarci loro di fare attenzione, di guardare bene tra le loro consegne, di fare attenzione alla cassetta postale. Di non imbucare nella prima cassetta che trovano senza guardare bene il nome del destinatario". Purtroppo, si evidenzia altresì, "succede anche questo, cioè che la buttano a casaccio". Molte volte, infatti, "quando ci sono, ci sono postini diversi che non conoscono le zone e lasciano la posta nella prima buca che capita. Senza parlare poi che se aspetti una consegna nemmeno suonano, lasciano la ricevuta direttamente senza suonare dicendo che sono passati e si perdono ulteriori giorni, perché uno poi è costretto a fare la fila alla posta per riuscire a recuperare quanto aspettavi, raccomandate o altra corrispondenza". Detto ciò, nessuna responsabilità naturalmente da addebitare agli uffici postali ma, stigmatizzare la mancanza di un servizio consegna senza adeguata formazione e conoscenza del territorio, questo sì. Purtroppo, chi ne fa le spese sono sempre i cittadini fruitori di un servizio che non funziona per come dovrebbe.

A.C.

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