Lamezia, al via progetto rete di servizi facilitazione digitale: a breve attivi 7 centri di supporto informatico ai cittadini

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Lamezia Terme - Una sfida per il futuro ma anche una necessità: parliamo della digitalizzazione, cui si risponde oggi in sala Luisi con la presentazione dell’avviso pubblico emanato per il progetto – approvato dalla Regione Calabria già il 2 febbraio scorso – finalizzato ad implementare la rete dei servizi di facilitazione digitale. “Nel triennio 2023/2025 - spiega l’assessore Rizzo, - saranno attivi sul territorio sette centri di facilitazione digitale, che, con l’avvento della digitalizzazione della pubblica amministrazione, avranno lo scopo di supportare i cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici digitali, ma anche di educarli a tutte le pratiche informatizzate della vita quotidiana”. Parliamo dell’utilizzo dello Spid, dei pagamenti di imposte online, dell’accesso all’Albo Pretorio o ai servizi del Portale del Comune. Ma parliamo anche dell’uso dei social network e delle app, dello shopping online, delle dirette Facebook di funzioni religiose, e di qualsiasi altra utile facilitazione sia consentita dalle moderne tecnologie, non ancora purtroppo alla portata di tutti.  “Solo in Calabria” spiega l’assessore, “il progetto, finanziato con fondi Pnrr, prevede di coinvolgere 90.000 persone, attraverso l’apertura di 14 punti di facilitazione digitale su tutto il territorio regionale, di cui 7 nell’ATS del Lametino, in un percorso di formazione equo e accessibile a tutti, che combatta la povertà educativa digitale”.

A illustrare nello specifico gli scopi del progetto, la dirigente del settore “Servizi alla persona” del Comune di Lamezia Terme dottoressa Bufano. “In accordo con il Dipartimento per la Transizione Digitale, sono stati coinvolti gli enti del Terzo Settore, che in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, promuovano l’inclusione sociale e digitale, favorendo l’acquisizione delle abilità e competenze necessarie per accedere ai servizi, in modo da ridurre il divario digitale, particolarmente nei territori rurali. La popolazione target alla quale ci rivolgeremo comprende naturalmente le fasce deboli, i neet (giovani fra i 15 e 29 anni non coinvolti in percorsi di studio, di lavoro o di formazione), gli anziani, i migranti, i disabili e tutti coloro che hanno difficoltà a spostarsi dal proprio domicilio, ma anche coloro che semplicemente necessitano di un supporto tecnico non reperibile in famiglia”.  

Già individuati i cinque enti del Terzo Settore che saranno partner del Comune nel progetto: l’Arci di Lamezia Terme/Vibo Valentia Aps, che gestirà due centri, uno su Nicastro, l’altro, itinerante, nel territorio di Platania; l’associazione EsseTv Aps, che gestirà due centri, uno per i territori di Sambiase e Sant’Eufemia, l’altro per Falerna, Nocera e Gizzeria; la GS Sport, che gestirà un centro a Nicastro; la CDA Calabria odv, che gestirà un centro per i territori di Maida, Jacurso, Cortale, San Pietro a Maida, Curinga; Senza Nodi Aps, che gestirà un centro per il territorio di Pianopoli e Feroleto Antico.

“Ogni centro, o punto di facilitazione digitale”, spiega Graziella Catozza di CDA Calabria odv, “potrà avvalersi di due facilitatori digitali, formati a livello nazionale con un corso di 100 ore condotto online da due formatori professionisti, finalizzato a curare sia la parte tecnica che quella relazionale. Inoltre ogni punto sarà fornito direttamente dalla Regione Calabria di adeguata attrezzatura informatica, e dovrà servire almeno 790 utenti”. Entusiasti il sindaco Mascaro e il presidente del Consiglio Comunale Nicotera, che sottolinea “la grande necessità di alfabetizzazione digitale in molte fasce della popolazione, non solo quelle più deboli”. “Siamo riusciti a coprire tutti e 12 i Comuni del comprensorio”, sottolinea Mascaro, ringraziando i sindaci locali per la collaborazione e per aver fornito i locali necessari alla realizzazione dei punti. “Desideriamo garantire ai cittadini un rapporto meno difficile con tutto ciò che è digitale”, conclude, “senza disumanizzare il rapporto con il pubblico, ma introducendo facilitazioni che semplificano la vita, attraverso un linguaggio di pazienza ed empatia”.

Giulia De Sensi

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