Catanzaro - Procuratore Curcio, che ufficio lascia a Lamezia Terme? "Lascio un gioiellino di ufficio, consentitemi di dirlo, perché quello di cui sono veramente fiero e orgoglioso è di essere riuscito a trasmettere quello spirito di appartenenza che deve sempre contraddistinguere l'operato di tutti i servitori dello Stato". Salvatore Maria Curcio è ufficialmente il nuovo capo della direzione distrettuale antimafia. L'insediamento di Curcio, che proviene dalla Procura di Lamezia Terme ma già in passato ha lavorato a lungo a Catanzaro, è avvenuto nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato i vertici della magistratura calabrese e catanzarese. Presenti anche il procuratore della Dna, Giovanni Melillo, il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che è stato a lungo procuratore proprio a Catanzaro prima di andare alla guida della procura partenopea, il sottosegretario all'Interno, Wanda Ferro, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
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Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo: "Garantire continuità"
"Quello di oggi è un giorno importante - ha dichiarato il procuratore della Dna nel corso del suo intervento - perché l’ufficio acquista stabilità dopo il grande lavoro svolto da Vincenzo Capomolla, presenza importante che è stato in grado di garantire continuità con Gratteri e la continuità sarà il valore fondamentale che caratterizzerà anche Salvatore Curcio". Secondo Melillo, infatti, "le istituzioni hanno bisogno di continuità in un rapporto di fiducia con le istituzioni del territorio e i cittadini. La giurisdizione si fonda sull’autonomia dei pm, dobbiamo dirlo perché c’è sempre il rischio di assottigliamento dell’indipendenza dei pm". "Curcio - ha aggiunto il procuratore - conosce perfettamente i problemi di questo ufficio giudiziario quindi sarà garante della coesione e della collaborazione con altri uffici e garante di un rapporto di fiducia tra istituzioni e forze dell’ordine del cui duro lavoro la magistratura qui è debitrice". Nel corso del suo intervento Melillo ha sottolineato che la stagione dei conflitti e delle contrapposizioni interne al mondo della magistratura, nel caso della procura di Catanzaro, è da considerarsi conclusa perché le parole d'ordine saranno continuità e coesione.: "Curcio - ha detto ancora Melillo - sarà anche garante della continuità della pluriennale stagione di orgoglio della magistratura catanzarese e dell’ottimo rapporto con la DNA, garantita nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta e alle mafie". La ‘ndrangheta, ha sottolineato infine Melillo, è "un potere criminale espansivo anche in altre regioni e in tutto il Paese, fatto non di ostentazione e di violenza, ma di capacità di mimetizzarsi attraverso la frode fiscale e la corruzione per questo motivo c’è molto lavoro da fare e Curcio saprà farlo, c’è tutto il sostegno della DNA. Tutto ciò contribuirà ad allontanare stagioni di rivalità, individualismo, tensioni e conflitti e questo aumenterà la credibilità della magistratura". "Ringrazio tutti i magistrati del distretto di Catanzaro – ha concluso Melillo – per me è importante essere qui perché istituzioni e cittadini calabresi devono saper che la Procura di Catanzaro ha un lavoro difficile, ma non sarà sola e avrà sempre il sostegno del mio ufficio".
Il monito di Gratteri: "Arriva per primo e va via sempre per ultimo e ascolta i calabresi"
Dopo l'intervento di Melillo è stato il turno di Nicola Gratteri. "Se per un anno mezzo non c’è stata la nomina del mio sostituto, significa - ha evidenziato - che c’è stato un impasse nel Csm". "Stai attento – ha detto ancora Gratteri – arriva per primo e va via sempre per ultimo. La tua porta sia sempre aperta, apri uno sportello per gli ultimi e parla con tutti, ascolta perché i calabresi non sono masochisti ma vogliono essere ascoltati". E ancora: "Fai innesti di giovani in Dda perché così si cresce, è importante creare un vivaio, fatti aiutare dalle procure circondariali e fidati molto di Capomolla che è una grande persona". E infine: "Ti auguro tanta fortuna, mi auguro che farai meglio di noi ma ce la farai solo se ti dedicherai all’ufficio 12 ore al giorno".
Il "bentornato" di Capomolla a nome dei colleghi della procura
E' toccato al procuratore facente funzioni uscente, Vincenzo Capomolla, portare i saluti al nuovo procuratore di Catanzaro da parte dei magistrati dell'ufficio. "Da parte mia e di tutti i colleghi bentornato a Salvatore Curcio, con estrema gioia e il convincimento che ha la capacità di accogliere le consolidate garanzie organizzative create da Gratteri" - ha detto Capomolla, prossimo procuratore capo della Repubblica di Cosenza. "Con orgoglio - ha aggiunto - diciamo che abbiamo lavorato tanto, la sensazione è che la credibilità dell’azione della Procura è cresciuta enormemente come dimostra l’attenzione puntuale e affettuosa della Dna. I colleghi sono ansiosi di lavorare con Salvatore Curcio, un abbraccio virtuale ma grande da parte di tutti i colleghi".
L'intervento di Curcio: "Raccolgo la sfida ma contro la 'ndrangheta la repressione non basta"
"Operiamo - ha esordito Curcio nel suo intervento dopo l'insediamento - in un territorio difficile in cui la credibilità istituzioni è essenziale, ma la credibilità è figlia della coerenza. Raccolgo la sfida ma vorrei che fosse chiaro che l'azione repressiva dello Stato non basta da sola contro la 'ndrangheta, ci vuole l'impegno di tutti. Il più grande regalo fatto alla 'ndrangheta è stato quello di aver delegato la lotta e il contrasto solo alla magistratura e alle forze di ordine, invece serve l'impegno di tutti perché non c'è più spazio per la fuga immobile e il disimpegno sociale". Curcio ha garantito che "la procura di Catanzaro sarà caratterizzata dalla continuità e dalla coesione tra tutti i magistrati, e sarà aperta a tutti. Ricordo sempre, e lo ricordo ai colleghi soprattutto più giovani, l'esortazione di Livatino: siate sempre operatori di giustizia e non di mero diritto. Forza e coraggio, non abbassate mai la guardia: questo dico ai più giovani, non bisogna mai cercare scorciatoie ma sapere ascoltare perché più che un potere esercitiamo un servizio per la popolazione. Sarò sempre un passo avanti a voi per difendere la nostra autonomia e la nostra indipendenza. Da lunedì - ha rimarcato il neo procuratore di Catanzaro - ci rimboccheremo tutti le maniche. E come si dice A Maronna ci accumpagni". Curcio ha poi fatto numerosi ringraziamenti tra cui quello al procuratore Vincenzo Capomolla, che è stato il reggente fino alla sua nomina, e infine due ringraziamenti "speciali, a tutti i ragazzi della mia scorta e a mia moglie Rossella e miei figli che mi hanno sempre sostenuti nei momenti più difficili, che ci sono stati e ci saranno".
Bruno Mirante
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