Giornata internazionale della salute, ancora troppe disparità tra nord e sud: l'appello alle scuole per un momento di riflessione

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Roma - "Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani desidera porre l’accento sull’importanza della Giornata Internazionale della Salute, che si celebra ogni anno il 7 aprile, come un'opportunità cruciale per riflettere, sensibilizzare e agire in favore del diritto universale alla salute, riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e da molteplici trattati internazionali. Nel 2025 - affermano in una nota - l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha scelto come tema "Inizi sani, futuri pieni di speranza", sottolineando l'importanza della salute materna e neonatale come fondamenta per comunità prospere. ​ 

Le statistiche attuali evidenziano una situazione allarmante:​ Mortalità Materna: Circa 300.000 donne perdono la vita ogni anno a causa di complicazioni legate alla gravidanza o al parto.​ Mortalità Neonatale: Oltre 2 milioni di neonati muoiono nel loro primo mese di vita, con altri 2 milioni che nascono morti.​ 

Questi numeri si traducono in una morte prevenibile ogni 7 secondi, con la maggior parte dei decessi registrati in paesi a basso e medio reddito, spesso segnati da conflitti o crisi. Gli Obiettivi della Campagna 2025-2026 promossa dall'OMS mira a:​ investire in Interventi Ad Alto Impatto come migliorare la qualità dell'assistenza attraverso servizi dedicati alla gravidanza e alla salute materno-infantile.​ Promuovere Politiche di Supporto alle Donne: implementare leggi che salvaguardino la salute e i diritti delle donne, come il congedo di maternità retribuito e l'accesso a servizi di pianificazione familiare. ​ 

In Italia, la percezione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è influenzata da vari fattori, tra cui la disparità Nord-Sud. Un sondaggio Ipsos ha evidenziato che il 50% degli italiani valuta negativamente le prestazioni del SSN, con punte del 54% tra gli over 60. Le regioni del Centro-Nord mostrano una valutazione più positiva, mentre nel Sud prevale l'insoddisfazione. 

Un fenomeno preoccupante è la rinuncia alle cure, che ha coinvolto il 16% degli italiani a causa di lunghe attese o mancanza di servizi nel territorio. Tuttavia, i medici di base rimangono un punto di riferimento fondamentale, con il 70% degli italiani esprimendo soddisfazione nei loro confronti.​ 

Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, finanziato con 50 milioni di euro, mira a migliorare l'assistenza ai pazienti oncologici attraverso una maggiore integrazione tra i diversi livelli assistenziali. Il Ministro della Salute sottolinea l'importanza di garantire che il paziente non si senta mai solo durante tutto il percorso della malattia. ​ 

Inoltre, l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e la Fondazione AIOM promuovono la "people-centred care", un approccio che considera l'unicità di ogni paziente, coinvolgendo familiari e comunità nel percorso assistenziale. Questo modello ha il potenziale di migliorare i risultati clinici e la qualità di vita, ottimizzando l'uso delle risorse e riducendo i costi dell'assistenza.

La scuola ha un ruolo fondamentale nell'educare le nuove generazioni al rispetto della salute come diritto umano inalienabile e indivisibile, legato direttamente alla dignità di ogni persona.  Invitiamo tutte le scuole a dedicare un momento di riflessione e approfondimento su questi temi, coinvolgendo gli studenti in attività che possano stimolare la discussione e la comprensione di come la salute sia intrecciata con i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. La giornata può essere l'occasione per organizzare dibattiti, laboratori creativi, proiezioni di documentari e letture su temi che vanno dalla prevenzione alle politiche sanitarie globali, dal diritto alla salute mentale alla lotta alle disuguaglianze.

Siamo convinti che la scuola - affermano ancora  possa essere un agente di cambiamento, promuovendo una cittadinanza attiva che si faccia portavoce del diritto alla salute per tutti, indipendentemente da etnia, genere, condizione sociale e geografia. In questa giornata di riflessione, facciamo appello a tutte le scuole affinché l'educazione alla salute non sia solo una tematica da affrontare durante la giornata del 7 aprile, ma un impegno continuo e costante nel curricolo, per formare cittadini consapevoli, responsabili e pronti a difendere i diritti fondamentali di ciascuno. Auguriamo a tutti un'informata e fruttuosa Giornata Internazionale della Salute 2025, - concludono - nella speranza che possa essere il punto di partenza di un impegno collettivo a favore di un mondo più sano e giusto per tutti".

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