Erosione costiera a Nocera Terinese: opposizione chiede intervento Procura. Il sindaco rassicura: "Lavori partiranno a inizio autunno"

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Nocera Terinese - L'emergenza erosione costiera che interessa il comune di Nocera Terinese è tornata al centro del dibattito politico dopo l'interrogazione al presidente Roberto Occhiuto, presentata dalla consigliera regionale Pd Amalia Bruni. Mentre il gruppo Rinascita, di opposizione, invoca, per il tramite Sonia Rocca, l'intervento della procura e la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc con i tecnici della Regione Calabria, il sindaco Saverio Russo rassicura. "Il progetto di messa in sicurezza della costa, dichiara al Lametino, è al centro della nostra attenzione fin dal mio insediamento quando abbiamo istituito il tavolo tecnico con la Regione. Ho sentito questa mattina i dirigenti regionali, che mi hanno aggiornato sullo stato della progettazione: sono stati completati gli studi effettuati con il contributo dell'Unical e la Regione conta di affidare, con appalto integrato, il lavori entro primavera o con l'inizio dell'autunno".

Il lungomare, inaugurato nel 2007, è stato colpito già nel 2013 dai primi fenomeni erosivi, fino alla mareggiata del 2018 che ha compromesso quasi tutta l'infrastruttura. Nel 2023 la Regione ha stanziato 300 mila euro per un intervento di bonifica e messa in sicurezza. Tuttavia, sostengono la Bruni e il gruppo Rinascita - i lavori eseguiti a giugno sarebbero stati del tutto inefficaci a fronte delle mareggiate di fine agosto. Il gruppo di opposizione in Consiglio comunale chiede, dunque, agli organi preposti di fare piena luce su quanto accaduto in questi anni e al sindaco di convocare con urgenza l'assise.

"A dicembre - fa sapere Sonia Rocca - abbiamo presentato la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale che non ci è sta accolta. Il nostro obiettivo era quello di riaprire il tavolo tecnico ma qui a Nocera, a dimostrazione di un impegno concreto che fino ad ora non si è manifestato". "Chiediamo di ridiscutere con la regione - aggiunge Rocca - anche in merito al progetto di realizzazione della strada che collegherebbe Campora San Giovanni con San Mango d'Aquino, nell'area del Savuto, area di pregio archeologico e agricolo e soggetta a vincoli. Per la sua realizzazione, nel piano delle opere pubbliche erano stati stanziati 49milioni. Un intervento secondo noi superfluo e dannoso per il territorio, le cui risorse potrebbero essere investite per il lungomare". In merito alla mancata convocazione del Consiglio, il sindaco Russo ha spiegato che già a dicembre aveva dichiarato all'opposizione che "il confronto con la Regione sarebbe avvenuto non appena avremmo avuto risultati certi, le rassicurazione ottenute ci dicono che siamo sulla buona strada".

B.M.

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