Verso le Comunali, a Lamezia "partita a scacchi" tra centrosinistra e centrodestra per la corsa alla candidatura a sindaco

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Lamezia Terme - È come se improvvisamente tutto si fosse fermato. Tutto in Stand-by. La corsa per la candidatura a sindaco in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, di fatto è diventata una "partita a scacchi". Centrosinistra e centrodestra si osservano a distanza. Ognuno aspetta che sia l'altro a fare la prima mossa. Ad ufficializzare il proprio candidato così da potersi regolare di conseguenza. Di contorno, qualche voce isolata di Movimenti e aspiranti candidati a sindaco che si auto propongono, che cercano visibilità, anche in modo convinto, senza misurare l'effettiva portata e il "peso" elettorale di una eventuale "discesa in campo", ma solo per far parlare di sé; per il gusto narcisistico di vedere magari la propria foto sulle pagine dei giornali. Il contorno illusorio è questo. La realtà invece racconta di un centrosinistra che, dopo l'unica riunione svolta in casa Pd su convocazione del commissario, Domenico Giampà, si trova nuovamente al punto di partenza. Sembra infatti che non vi sia al momento una via d'uscita per arrivare a vedere la luce in fondo al tunnel e trovare la "quadra" intorno al nome unitario tanto auspicato e tanto decantato. L'unica proposta era quella esplicita avanzata dall'ex Direttivo del Pd, che corrispondeva al nome di Doris Lo Moro, la quale tuttavia nei mesi precedenti aveva manifestato sì la volontà di mettersi al servizio della comunità, ma ad oggi non ha mai comunicato ufficialmente la sua disponibilità concreta a candidarsi. Da più parti, all'interno dello stesso Pd, è stata palesata questa possibilità ma ad oggi tutto tace. Altri nomi sono usciti "fuori" allo scoperto anche attraverso un sondaggio commissionato dal Pd nazionale, fra i quali (oltre alla Lo Moro) quelli di Gianni Speranza e di Rosario Piccioni. Ma anche di Gabriella Reillo. Secondo quanto si vocifera, poi, pare che nella vicenda lametina possa “entrarci” la stessa Elly Schlein. La segretaria nazionale del Pd, infatti, per il tramite di qualche sua "sodale" catanzarese del partito potrebbe far pesare il suo ruolo di massimo dirigente ed influenzare la scelta. Per questo motivo e non solo, Giampà si troverebbe in grande difficoltà nel cercare di ricucire le spaccature nel centrosinistra, tant'è che starebbe pensando, non trovando come già detto vie d'uscita, a proporre lo svolgimento delle primarie.

Anche sull'altro versante, quello del centrodestra, tutto tace. Si attendono le mosse dell'avversario politico per capire su quale "cavallo" puntare. Sulla proposta fatta all'avvocato Mario Murone, e sulla sua eventuale decisione, si osserva il silenzio più totale. Altre proposte sembrano congelate, mentre alcuni manifestano velleità singole, dicendosi pronti a correre avendo già liste pronte. E poi c'è l'attuale sindaco, Paolo Mascaro che dal canto suo dopo aver pubblicamente dichiarato al nostro giornale la sua disponibilità a ricandidarsi, dovrà comunque attendere il via libera del Viminale che, attraverso la prefettura, chiarirà se esista o meno tale possibilità e sciogliendo di fatto tutti i dubbi se si tratta di terzo mandato. Decisione che chiuderebbe definitivamente il discorso. A quel punto Mascaro non potrebbe più ricandidarsi e sarebbe ufficialmente "fuori" dalla corsa. Nel centrodestra si aprirebbe così la "lotta" per la sua successione. Bisogna in ogni caso aspettare la data esatta delle elezioni e poi nessuno potrà più nascondersi.

A. C.

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