Lamezia Terme, 9 maggio - Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha partecipato anche quest'anno a Cinisi, alla giornata in ricordo dei 35 anni trascorsi dall'uccisione di Peppino Impastato organizzata dall'associazione Avviso Pubblico (Enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie), di cui il Comune è socio, e dall'associazione "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato".
Questa mattina I sindaci e i rappresentanti delle istituzioni hanno percorso “I cento passi” che separano Casa Memoria da Casa Badalamenti, camminando con le loro fasce tricolori accanto ai tanti giovani che ogni anno arrivano a Cinisi da tutta Italia, non solo per ricordare la figura di Peppino, il suo pensiero e la sua lotta per la difesa dei diritti di tutti, ma per sostenere i valori della legalità democratica e costituzionale. "Una giornata dedicata alla memoria di Peppino Impastato - dice il sindaco ma anche alla buona politica realizzata dai tanti amministratori locali che si battono contro le mafie nel loro territorio, subendo minacce e intimidazioni".
Alle 10:30 è stata inaugurata la Casa-museo “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”, (dedicata oltre a Peppino Impastato anche alla madre Felicia scomparsa nel 2004 e impegnata fino alla fine per fare arrestare i responsabili della morte del figlio), ristrutturata dopo il riconoscimento ufficiale di “Bene sotto tutela culturale” grazie al progetto sostenuto da Fondazione con il Sud. Nell’occasione sono state installate altre “pietre d’inciampo” dedicate a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto dalla Chiesa, alla presenza dei familiari. Subito dopo si è tenuto il corteo dei ragazzi delle scuole di Cinisi che si è unito poi agli amministratori e alle associazioni per percorrere i “cento passi” che separano Casa Memoria dalla ex casa del boss Gaetano Badalamenti, mandante dell’omicidio. Successivamente, si sono ritrovati a contrada Feudo al casolare dove venne assassinato Impastato, ora completamente abbandonato. Il corteo “storico” che da tanti anni parte da Radio Aut, a Terrasini, per arrivare a Casa Memoria ha luogo nel pomeriggio.L’iniziativa è organizzata in collaborazione con diverse organizzazioni sociali e sindacali: Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cnca, Emergency, Legambiente, Libera, Uisp.
“Siamo tornati a Cinisi nel giorno dell'anniversario dell'uccisione, da parte della mafia, di Peppino Impastato. A Peppino abbiamo intitolato uno dei nostri parchi urbani, in contrada Scinà, e ci piacerebbe tanto ufficializzarlo alla presenza del fratello Giovanni, al quale oggi abbiamo chiesto di venire a Lamezia. La vicenda di Peppino Impastato e la battaglia della famiglia, dei suoi amici dimostra che in Italia si può cercare ed ottenere sia la verità storica che giudiziaria”. Così il sindaco di Lamezia che ha firmato la petizione on line, lanciata dalla Rete 100 passi, per chiedere al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che il casolare dove fu assassinato Peppino venga consegnato alla collettività.
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