Domenica di campagna elettorale in Calabria per Salvini, il leghista favorevole ad “armistizio” tra i partiti per fermare il caro bollette

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Catanzaro - Caro bollette, stop all’immigrazione indiscriminata e Ponte sullo Stretto di Messina. Sono queste le priorità della Lega che, alla presenza del segretario nazionale Matteo Salvini, ha ufficialmente aperto la campagna elettorale in Calabria con una serie di incontri che termineranno nella tarda mattinata di oggi quando il senatore uscente (candidato capolista in Calabria) salperà per la Sicilia. Il tour dell'ex Ministro è iniziato a Corigliano-Rossano insieme a Simona Loizzo, capogruppo della Lega in consiglio regionale e candidata alla Camera, Domenico Furgiuele, deputato uscente candidato nel collegio uninominale di Corigliano-Rossano sempre per Montecitorio, Francesco Giacomo Saccomanno, commissario regionale del partito e Maria Carmela Iannini, entrambi candidati nel listino proporzionale della Camera.

“Ovunque io vada - ha dichiarato Salvini- l'emergenza non è, come dice Letta, lo Ius soli, il dd l Zan, la droga libera. L'emergenza è e sempre più sarà la bolletta della luce e del gas. La proposta della Lega la stiamo affinando perché non facciamo proposte a caso. “Abbiamo quantificato che servono tra 20 e 40 miliardi di euro". Il leader del Carroccio ha parlato di “pochi impegni e chiari in questa campagna elettorale”: via la legge Fornero e avanti tutta quota 41 per creare anche nuovi posti di lavoro, flat tax al 15% per tutti, rottamazione delle cartelle esattoriali e libri gratis fino alle superiori.

Luce e gas, Salvini propone il modello francese e chiede “armistizio” tra i partiti

“La proposta della Lega - ha detto Salvini - che stiamo affinando in questi giorni, e che rivolgo a tutti i partiti è di unirsi, convocare il Cdm già la settimana prossima e il Parlamento a inizio settembre, e prendiamo a modello la Francia che per legge ha limitato al 4% l’aumento delle bollette di luce e gas, mettendoci tra 20 e 40 miliardi di euro, si può fare. Dare soldi subito alle imprese che producono energia e chiedere loro di mettere un tetto agli aumenti”. E ancora: «Diamo un mandato pieno al governo in carica per fare esattamente quello che ha fatto Macron”. “Su luce e gas facciamo un armistizio, la pace tra tutti i partiti. Noi abbiamo quantificato in 30 miliardi di euro le risorse necessarie per bloccare gli aumenti delle bollette. Mi aspetto che Letta, Renzi, Calenda, Conte accettino la proposta”. L'idea è quella di dare mandato pieno a Draghi per dare soldi alle imprese che producono energia e chiedere in cambio che mettano un tetto al prezzo delle bollette. Parole, quelle del leader della Lega che non sono sfuggite al leader del Terzo polo Carlo Calenda che, sempre nella giornata di ieri, ha risposto a Salvini con un tweet: "Meno male. Almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte".

“Raddoppieremo parlamentari calabresi”

Ritornando sulle questioni meramente elettorali il segretario della Lega ha affermato: "L'obiettivo minimo da raggiungere è di raddoppiare i parlamentari della Lega della Calabria, che attualmente ha un deputato, Domenico Furgiuele, ed un senatore, Fausto De Angelis, Per noi il sud - ha aggiunto Salvini - ha bisogno di attenzione e presenza fisica. Nessuno toglierà al Mezzogiorno un euro di fondi europei, ma è necessario che i fondi vengano spesi bene".

Il tour di Salvini è proseguito a Vibo Marina dove ha svolto un incontro pubblico nel corso del quale ha ribadito l'impegno del centrodestra per il raggiungimento di determinati obiettivi. "La Flat Tax la vorremmo estendere anche ai pensionati ed alle famiglie, ovviamente non ai milionari. Abbiamo messo un tetto massimo di 60mila euro di reddito o di pensione all'anno. La sinistra dice che vuole la tassa patrimoniale e Letta ha detto che per aiutare i nipoti bisogna tassare i nonni. Secondo me è una fesseria perché i nonni in quella casa i soldi sul conto corrente non li hanno rubati. Quella casa i soldi l'hanno comprata lavorando una vita e tassare questi redditi o quella casa è immorale. Si possono invece aiutare i nipoti ed i nonni che non hanno rubato i soldi in giro per il mondo" – ha affermato il leader leghista.

“Vogliamo meno clandestini e più poliziotti”

"Con sei milioni di poveri che ci sono in Italia, il nostro Paese non può mantenere tutte queste persone che sbarcano. Nel 2019 quando ero al Ministero dell'Interno sono sbarcati undicimila immigrati. Adesso, nel solo agosto 2022, fra Calabria e Sicilia sono sbarcati 14mila immigrati. Non possiamo permetterlo. Per fermare gli sbarchi mi sono beccato denunce e processi e l'ultimo lo avrò il 16 settembre a Palermo nell'aula bunker per sequestro di persona perché ho bloccato gli sbarchi e sarò lì in Tribunale a testa alta, ma io ho solo difeso l'interesse nazionale e i confini del mio Paese. Come Lega propongo un po' di clandestini in meno e qualche poliziotto in più".

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