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Per coloro che hanno deciso di seguire l’incontro dei quarti di finale Germania-Italia in un locale, possiamo dire che si sono scoperti talenti da panchina in gonnella e leggings. Mi spiego per gli appassionati di calcio, l’evento era da vivere con gli amici davanti una cena o un bicchiere di vino per poter esultare ai gol della loro nazionale.
Ma non hanno tenuto conto del fattore donna che poteva essere la loro consorte o un gruppo di amiche che per far piacere al sesso maschile si è improvvisata Sandro Ciotti o Bruno Pizzul dell'ultimo istante. Se chiedi loro il Crotone in che serie si trova non sanno neanche che ha una squadra di calcio o Claudio Ranieri chi ha allenato quest’anno. Naturalmente il fattore estetico per loro ha avuto la meglio ma anche quello patriottico.
Quindi ti vedevi signori in assoluto silenzio, e’ una roba scaramantica per molti di loro soffrire fino al 90esimo e lo mettono in atto soprattutto i juventini che erano infatti la maggior parte dei calciatori della nazionale. E qui mi fermo e non aggiungo nulla anche il mio silenzio che parla da sè. Quindi in un locale elegante della città dopo le prime pietanze dove i signori dovevano ascoltare i commenti delle loro signore a volte giusti, altre un po’ meno, si sono intossicati di sigarette dallo stress al primo gol della nazionale tedesca. Hanno incominciato a ordinare bottiglie di vino e non si capiva se fosse per la parziale sconfitta o per l’urlo della loro signora che iniziava a martellarlo di domande sui tempi supplementari e i rigori.
Dopo l’intervista notavi che questi con calma e naturalezza si avvicinavano tra loro per vivere questo momento in isolamento e silenzio. Anche se non si conoscevano ma da sempre gli uomini si uniscono come delle calamite in questi momenti. E le loro compagne a controllare, (disinteressate allo schema tattico) se Pellè fosse in ordine con la riga dei capelli e se De Rossi fosse molto più basso di Buffon. Che è stato criticato per trenta minuti per l’orribile aspetto. Ma da interista ammetto che ad averne portieri di questo calibro! Al mio tavolo l’argomento era incentrato sulla qualificazione del Galles e dell’Islanda e se Conte era più presentabile con il trapianto o senza e il suo anno di nascita. E se l’allenatore della Germania Joachim Low fosse tinto. E se Angela Merkel fosse in tribuna a seguire la partita e di quanto non fosse una top model. Ad avercene come lei! Quando è stato fischiato il rigore alla nazionale tedesca, ecco i signori riprendere a respirare e le loro donne abbracciarli dalla gioia, magari li ritrovavano più tranquilli a casa. Al pareggio è iniziata la telecronaca di tutti. Erano esperti come Mazzocchi e Vialli. Ma purtroppo non erano lui. Il top dei commenti è stato raggiunto nel locale Ai CALCI DI RIGORE dove le signore non erano a conoscenza del numero da tirare e i signori giudicavano la bravura dei giocatori della nazionale come se fossero tanti Platini o Roberto Mancini, ( ammetto la bravura del francese ma Mancio è Mancio). Ci sono stati anche commenti sull’età dei tedeschi che sembravano dei bambini e non potevano vincere uno dei portieri più forti del mondo come Buffon.
E i più inesperti non sapendo cosa dire si sono dilungati sul dato che sembravano nazisti dai colori di occhi e carnagione. E tutto questo cosa c’entrava? Magari anziché andare a farsi fotografare per le strade con le veline si saranno allenati h24 a tirare rigori. E comunque il dato che fosse la squadra campione del mondo 2014 è sfuggito ed è comunque sempre un merito essere arrivati ai quarti ed essere sconfitti da chi non ha perso tempo a farsi riempire di tatuaggi o a lanciare mode di look e a essere un sex symbol della nazionale. Al mio tavolo speravano e sperano che si giochi la finale tra Islanda e Galles e quindi erano contente di aver saputo che Pellè era italiano e anche un ex ballerino. Il calcio è interessante perché ognuno lo vede da una sua prospettiva…