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Nel primo blog del nuovo anno si parlerà di teste pensanti e teste provinciali. Quelle definite pensanti sono quelle che non si fanno notare, perché non gli interessa. Sono bravi nel loro lavoro e non richiedono o hanno bisogno delle luci della ribalta mediatica. La loro soddisfazione sta nei risultati che ottengono quotidianamente senza strafare o dover conoscere e vivere i vizi. Non sono solo gli alti ceti ma anche i medio alti che sono felici e contenti e che senza dover per forza essere riconosciuti dagli altri e avere la pagina sull’on line dei giornali, vivono tranquillamente in quanto pensanti.
Poi ci sono gli inquieti che lo sono perché hanno bisogno dei riflettori della vita altrimenti diventano frustrati. Questi sono più esaltati nelle piccole città e il motivo è che ci si costruiscono il personaggio e ogni giorno devono per forza inquietarsi perché fa parte della sceneggiatura che si sono scritti. E che devono seguire. E nonostante nelle farmacie si vendono tanti tranquillanti loro non ne sono i fruitori principali. Perchè sono sempre con i grilli in testa? Perché il loro lavoro, la loro vita non li ha soddisfatti. E così forse pensano di riprendersi la rivincita sulle e per le loro privazioni. Quindi, esagerano o peggio si comportano in modo scorretto verso coloro che possono essere definiti integri. Ma questo termine non piace agli inquieti e quindi pensano e sottolineo pensano di poter schiacciare con il loro essere meschini, coloro che vogliono solo evitare di assomigliargli, anche perché nell’essere irrefrenabile arriva il corteggiamento del o dei vizi di questa epoca storica… che sono tanti e nocivi!