Manifestazione il 10 maggio alla Cittadella per il diritto alla salute: “Una battaglia di civiltà”

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Catanzaro – È in programma il prossimo10 maggio davanti la Cittadella regionale a Catanzaro una manifestazione per la sanità calabrese. A organizzare l’evento, la leader del comitato a tutela della salute della Piana di Gioia Tauro, Marisa Valensise, con altri comitati del territorio. Un evento, dichiara “senza colorazione politiche ma per il diritto alla salute” al quale sono invitati tutti i comitati della sanità presenti nel territori ma anche sindaci, politici di ogni partito, cittadini per quella che deve essere “una battaglia non contro qualcuno ma in difesa diritto alla salute. Una battaglia di civiltà”.  

Rifondazione comunista aderisce alla manifestazione del 10 maggio

“Il sistema sanitario è allo sbando, e i cittadini e le cittadine soffrono quotidianamente le criticità che non sono governate da nessuno. È del tutto evidente che ciò che interessa realmente al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, non è la salute dei suoi concittadini. Abbiamo assistito alla farsa della millantata fine del commissariamento, funzionale a quella che poi sarà l'autonomia differenziata, salvo poi ritrovarsi in uno "stato di emergenza" chiesto e ottenuto da parte del governo amico: azioni messe in campo solo e soltanto per assicurarsi pieni poteri sugli investimenti. La Calabria ha bisogno principalmente di medici, personale sociosanitario e, soprattutto, questi devono poter lavorare serenamente, senza essere sfruttati e sottopagati. Siamo convinti e convinte che sia necessario uno scatto d’orgoglio che porti alla rivendicazione del diritto alla salute, costituzionalmente garantito. Aderiamo e invitiamo tutte e tutti a partecipare alla mobilitazione promossa dalla CGIL e dai comitati per la salute pubblica, che si sono moltiplicati nel nostro territorio. Il 10 maggio saremo al fianco di chi esige di essere curato nel proprio territorio”. Al direttore Miserendino dicono: “pretendiamo rispetto! Pretendiamo un SSN sicuro ad ogni latitudine, pretendiamo che ci sia medicina di prossimità in tutto il territorio. Alziamo la testa”.

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