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Tra i momenti più cupi dell'esistenza umana, sicuramente uno tra questi è la riunione di condominio. Chi l'ha inventata? In che girone dell'inferno si trova? Perché sicuramente un momento così crudele e cupo esisterà anche nell'aldilà e l'amministratore di condominio sarà uno tipo Hitler, Speer o Saddam Hussein...minimo! Non oso pensare chi potranno essere gli altri condomini.
Ho molta stima per coloro che hanno sempre delegato qualcun altro a partecipare a una delle fasi più tristi della vita, dove tutti gli altri ti guardano in cagnesco, senza motivo, solo perché sei lì vicino o di fronte a loro e si rendono conto di vivere una delle fasi più inutili della vita. E ci sei anche tu! In questo cupo momento che sembra infinito, dove non si dice o si propone mai niente di interessante e devi sempre discutere di ascensore, citofoni e pulizia scale.
E ci sono i soliti presenti. Quelli sicuramente in pensione che aspettano solo questa data come se dovessero andare alla posta a riscuotere la pensione. E’ una riunione troppo triste dove esci stanco, depresso e per la prima volta inizi a pensare di andare sul ponte di Catanzaro e magari incontri altri condomini che escono da altre riunioni.
Tutti con lo stato umorale di Giacomo Leopardi all'apice della depressione e l'unico pensiero che ti assale e ti convince a vivere ancora è "la prossima volta anche se mi regalano l'intero palazzo non ci andrò più". Poi però l’amministratore ti contatta a al telefono e usa una polvere che immette nel cellulare e che ti addormenta la ragione. E ti trovi a rispondere "non si preoccupi, non mancherò" e arrivi anche in anticipo a aspettare gli altri nove piccoli indiani...e ti senti un po’ Agatha...