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Molto maschie e molto grintose le partite della semifinale di calcio ai Mondiali. Supera Olivier Giraud calciatore francese in perfezione maschile il mio preferito Marcelo, giocatore brasiliano che forse diventerà anche lui uno della squadra zebra, per seguire il suo amico Cr7. Ma chissà gli operai della Fiat cosa diranno o quanti scioperi faranno? Ritornando al pezzo che ha visto le vittorie di una Francia allenata come se fosse una squadra del sud-America per le giocate originali e creative grazie a un Deschamps decisamente più bravo e simpatico in questa veste da c.t che da giocatore come il suo compagno Zidane. Un Belgio che sembrava strafavorito per la finale ma si è arreso all’attacco di una squadra che sapeva cos’era il calcio e che ha visto un Macron, dall’eleganza in tribuna da togliere il fiato ai più bravi sarti napoletani.
E che salutava i suoi vicini di tribuna perché il sogno del mondiale bis è più a portata di mano per un allenatore che lo ha vinto nel 1998 come capitano della squadra. Il Belgio era una squadra simpatica e civile. Di tutt’altro genere il combattuto gioco tra Croazia e Inghilterra con un c.t., Zlatko Dalic che aveva il rosario in tasca e non ha mai sorriso o avuto un impeto di gioia o di dolore. Sono fisicamente asciutti e nervosi i giocatori della Croazia, che per 90 minuti Modric e Mandzukic, e i supplementari e hanno avuto più resistenza perché non dovevano portare in giro muscoli e mosse. I balcanici arrivano per la prima volta nella storia alla finale dei mondiali. Il bomber Kane e il bravissimo Trippier hanno ringraziato il c.t. Southgate per il risultato raggiunto, proprio lui dal gilet impeccabile in panchina che ha aspettato 22 anni per riscattarsi.
Era lui che a Euro ‘96 sbagliò ai rigori contro la Germania in semifinale. Ma i tifosi inglesi lo hanno ringraziato cantando “Looking back on when we first met, i cannot escape and i cannot forget.
Southgate you’re the ine you still turn me on, football’s coming home again”.
Oggi alle 17 finale Francia-Croazia, in entrambi i casi, sarà vincitrice una squadra senza fronzoli e primedonne.