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Nicola Gratteri sarà dunque il nuovo procuratore della Dda di Catanzaro, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro (competenza su 4 province). Ed è un buona notizia, anzi ottima, per due motivi: perché non solo è un bravo magistrato ma è un uomo libero. Una persona fuori dagli schemi politici e correntizi, nella vita così come nel suo mondo. Ha anzi pagato per questo suo essere libero ed autonomo dei prezzi anche nella sua carriera. E sono stati prezzi salati.
Ora arriva in uno dei più importanti uffici giudiziari d’Italia, che ha conosciuto una bella stagione con Lombardo e Borrelli prima e con Giovanni Bombardieri poi, che aveva proprio bisogno di un magistrato come lui, per andare ancora piu’ avanti nell’opera di pulizia che i cittadini onesti si aspettano.
Gratteri è importante perché saprà parlare a quei cittadini senza intermediazioni. Gratteri è un calabrese vero, della locride, che ha conosciuto e conosce la ‘ndrangheta non sui libri o per avere letto e poi scritto ordinanze e sentenze. L’ ha conosciuta e l’ha combattuta sul terreno vecchio e nuovo ed ora dovra’ confrontarsi con la nuova frontiera della lotta alle mafie e all’illegalita’: quella, cioe’, della corruzione che si unisce alla mafia, dei colletti cosi’ detti bianchi che entrano nella politica e determinano il malaffare. Dio solo sa quanto c’e’ bisogno di uno come lui in territori come quelli della Calabria centro nord, spesso misconosciuta per questi fenomeni ma drammaticamente all’evidenza nell’ultimo decennio.
La Calabria sana, che non ne può più dei giochi e giochetti degli intrallazzasti di ogni colore politico, dei lobbisti coniugati ai cattivi politici, di chi si sta succhiando il sangue di questa terra per biechi fini personali e di potere di pochi a scapito dei molti, si aspetta molto da Nicola Gratteri. E – statene certi – lui non la tradirà. Anche da questo punto di vista e’ un calabrese vero e perbene.