© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dato che il procuratore Gratteri ha menato di brutto nei giorni scorsi sul problema della burocrazia calabrese (ma non ha affatto salvato i politici, come una frettolosa e disattenta lettura delle parole del magistrato ha malevolmente suggerito a taluni) bisogna dare atto che si sta compiendo, senza grandi strombazzi, una piccola rivoluzione alla Regione Calabria e dal prossimo primo agosto sarà funzionale la riorganizzazione della dirigenza regionale. Sembra una cosetta da nulla ma non e’ affatto cosi’ e, dunque, bisogna dare atto che il Presidente Oliverio e il Vicepresidente Viscomi stanno portando avanti, non senza contrasti, il processo di riorganizzazione della burocrazia regionale. La settimana scorsa i Dirigenti Generali avevano individuato i dirigenti cui assegnare i settori sulla base delle domande presentate all’interpello: i dirigenti interni al dipartimento sono già stati nominati con decreto degli stessi Dirigenti generali. I dirigenti esterni ai singoli dipartimenti sono stati assegnati dalla Giunta, che ha provveduto all’assegnazione d’ufficio, per i settori per i quali non sono state presentate domande o per i dirigenti non altrimenti collocati.
Dopo questa assegnazione completa dei dirigenti, la Giunta ha deciso di stabilire nel prossimo primo agosto il giorno di avvio della nuova organizzazione, con l’attribuzione delle competenze ai nuovi settori (125 contro i 164 della precedente organizzazione articolata in settori e servizi) ed ai relativi dirigenti. Qualche numero può essere utile per chiarire la dimensione della vicenda. Dal primo agosto, quindi, 56 dirigenti regionali, pari a circa il 46% della platea degli interessati, andranno a lavorare in un Dipartimento diverso da quello dove lavorano ora. E gran parte di quelli che restano nello stesso Dipartimento lavoreranno su materie differenti da quelle fino ad ora trattate, nei limiti utili ad assicurare, comunque, la continuità dell’azione amministrativa.