Sel Lamezia: Libri scuola, “I risultati di una polemica farlocca”

Logo_Sel_.jpgLamezia Terme – “La polemica sui libri scolastici è stata una invenzione politica basata sul niente al solo scopo di conquistare un po’ di visibilità da parte di alcune forze politiche della destra e di qualche suo rappresentante in consiglio comunale. I toni e le parole usate sono stati fuori luogo (come il ‘giù le mani dai bambini’ che richiama ben altre colpe e responsabilità) e dimostrano quanto valgano questi signori. Pochi, bravi però a strumentalizzare alcune famiglie preoccupate da sms allarmisti e piuttosto interessati inviati ad arte da una libreria scolastica cittadina”. Ad affermarlo è il circolo cittadino di Sel, in merito alla questione della fornitura dei libri scolastici per i bambini della scuola primaria.

“Una battaglia contro il nulla, una polemica inventata: - aggiungono - il risultato della chiassosa protesta è che adesso anche chi ha la Mercedes in garage o la Ferrari, chi possiede seconde e terze case, chi fa le vacanze a Cortina, chi vive in una casa di 300 metri quadri, chi veste Armani e porta borse Gucci da migliaia di euro, chi mangia in ristoranti da 100 euro a pasto e dorme in alberghi da 1000 euro a notte, tutti quelli insomma che di soldi ne hanno a palate, avrà i 20-25 euro necessari per l’acquisto dei libri per i figli, sottraendo così alla comunità la possibilità di utilizzare qualche migliaio di euro per le necessità dei meno agiati. Hanno voglia di agitarsi i professionisti destrorsi della disinformazione e della strumentalizzazione, hanno voglia di urlare 'vergogna' come hanno fatto: la vergogna vera è che una ‘battaglia’ demagogica, arrogante e cieca è  stata utile soprattutto a questo, a dare anche ai  ricchi il bonus librario, a non selezionare all’interno della comunità chi ha bisogno e chi invece vive da pascià ma riceve ugualmente i soldi pubblici, a mettere tutti nello stesso mazzo senza distinzioni, tanto per fare casino e screditare l’amministrazione”.   

“Naturalmente – si legge nel comunicato - a questi signori non frega niente che da anni la regione non finanzia più il diritto allo studio, non frega niente dei tagli che Tremonti e Monti hanno imposto ai comuni (Lamezia in tre anni ha perso 7-8 milioni di euro), né si pongono il problema che forse è più giusto che chi ha, e tanto, magari  faccia qualche piccolissima rinuncia ( tale erano i 20 euro dei libri) per il bene comune. Ogni scusa è buona per attaccare la giunta. – concludono - Ma per fortuna, alla fine,  la natura farlocca di questa polemica estiva si è capita, emersa anche grazie alle parole di un vecchio e bravo insegnante elementare, sempre attento alle esigenze dei bambini e di quelli più poveri in particolare”.

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