Franz Tropea, la youtuber che racconta la storia di Lamezia: "È importante dare voce alla memoria del territorio"

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Lamezia Terme - 5.735 follower su Instagram, un canale Youtube con 5130 iscritti e 188 video – alcuni virali – pubblicati anche su Tik-Tok, su un argomento molto particolare: Franz Tropea, lametina classe 1994, racconta sui social la storia, la cultura e l’arte del nostro territorio, con un inconfondibile ambient gotico che ripercorre leggende e tradizioni basandosi su accurate ricerche etnografiche. “Il nostro è un patrimonio materiale e immateriale invidiabile che si differenzia tra l’altro da zona a zona” sottolinea la Content Creator, che dopo la laurea triennale in Sociologia a Catanzaro si è specializzata a Palermo in Comunicazione, e ha scelto di trasporre le sue conoscenze in rete, attraverso un canale focalizzato su una nicchia quasi inesplorata, almeno nell’universo virtuale frequentato dai suoi coetanei.

Il perché del suo successo

“C’è tanta curiosità e tanta voglia di scoprire e riscoprire il territorio calabrese, e farlo attraverso i social è più immediato e goloso”, risponde Franz. “È chiaro che diventa difficile approfondire: i tempi richiesti dalle piattaforme sono brevi, sia per quanto riguarda i video che i post trascritti, ma è comunque possibile dare informazioni importanti che possano stuzzicare la curiosità delle persone”. E le sue ricerche sul folclore calabrese, che promuovono la riscoperta memoria, di curiosità ne suscitano davvero, dentro e fuori dai confini regionali.

Andare o restare

“I messaggi più toccanti che ho ricevuto dai follower - dice Franz - sono quelli che mi sono arrivati da chi non vive più in Calabria o che in Calabria non è mai venuto: magari figli di emigranti, che sentono con la nostra regione quel senso di appartenenza sempre presente in chi va via per necessità”. Sul tema dell’andare e del restare, Franz Tropea, che pure ha fatto della restanza la sua fonte d’ispirazione, ha le idee ben chiare: “Sentiamo spesso parlare di scelta ed è davvero bello sapere che qualcuno può scegliere se restare o andar via. Non per tutti però è così, e a volte si fa di necessità virtù. È meno poetico di dire che si è scelto di restare perché si ama la propria terra, ma c’è chi non può scegliere, e anche di questo bisogna parlare. Per fortuna io non mi sono mai sentita un’estranea nel mio territorio. Anzi, mi sono scoperta ad amarlo profondamente quando tanti altri miei coetanei lo disprezzavano e si vergognavano di essere calabresi. Il Sud è doppiamente discriminato, sia da chi sta fuori che da chi ci vive”. Eppure, il Sud rinasce quando viene raccontato, e Franz Tropea sa farlo con i mezzi più adatti ai tempi, diffondendo contenuti di bellezza. “I social sono ormai parte della nostra vita - ammette tranquillamente - non esiste un mondo senza e anche chi li demonizza ne fa parte, nel bene o nel male. Il punto è sempre uno solo: scegliere come usarli e in che misura. Se usati correttamente creano legami e nuove conoscenze che possono generare nuove occasioni. A me è successo tante volte e continua a succedermi quotidianamente: i rapporti che ho con le persone che mi seguono non sono piramidali, sono rapporti tra pari. I follower sono interessati a ciò che faccio, come io sono interessata ai loro consigli e suggerimenti. Raggiungere, interagire e creare legami con le persone di tutto il territorio regionale e non, è una grandissima fortuna. I social in questo sono stati una vera e propria rivoluzione”. E come tutte le rivoluzioni, quella vissuta da Franz ha a che fare con il futuro.

“Il mio sogno è quello di dare voce a ciò che abbiamo, a quello che è rimasto – conclude - alla nostra storia e alla nostra memoria. I social sono il mezzo che prediligo, ma è solo uno dei tanti, e io sono solo una tra le tante persone che si prodigano quotidianamente per regalare a questa terra la dignità che si merita”.

Giulia De Sensi

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