Lamezia, "Quattro voci in campo per rilanciare un nuovo umanesimo" tavola rotonda al Borrello Fiorentino

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Lamezia Terme - “Quattro voci in campo per rilanciare un nuovo umanesimo”. È stato questo il tema dell’incontro dibattito che si è svolto al Borrello Fiorentino per la presentazione del libro “Antropallonismo” del professore Angelo Stumpo. Avvalendosi della metafora calcistica utilizzata dall’autore quale terreno di analisi per analizzare le dinamiche dell’odierna società che ha smarrito il senso dell’umano, sono “scese in campo”, quattro voci autorevoli in una tavola rotonda in cui è stato posto al centro il tema dell’educazione, come presupposto essenziale per la realizzazione di un “nuovo umanesimo”.

La sinfonia delle voci scelte non è stata casuale ma frutto di una serie di piacevoli coincidenze che non potevano essere non prese in considerazione. Al tavolo del dibattito era presente l’autore di Antropallonismo Angelo Stumpo, la Dirigente De Carlo, il Dirigente Nicola Cutuli e l’Ins.te Antonella Cerra. Angelo Stumpo è attualmente professorere di Storia e Filosofia al Liceo Classico di Tropea diretto dal Prof.re Nicola Cutuli il quale è reggente anche del Liceo Classico Fiorentino di Lamezia Terme, l’autore ha condiviso con la Dirigente Angela De Carlo numerosi anni di formazione post universitaria presso l’Università degli Studi della Calabria intrattenendo rapporti amichevoli e cordiali. Lo Stumpo è inoltre risultato vincitore come la De Carlo dell’attuale ultimo concorso per Dirigenti Scolastici. Analogamente l’insegnante del Borrello Fiorentino Antonella Cerra è anch’essa dirigente in pectore. La Cerra e la Dirigente De Carlo, pur essendosi conosciute nel corrente anno scolastico, stanno costruendo quotidianamente un rapporto di stima e di fiducia vicendevole. La presenza del Preside Nicola Cutuli ha trovato ragion d’essere nella sua duplice qualità di Dirigente Scolastico di Angelo Stumpo e di reggente del Liceo Fiorentino con il quale il Comprensivo condivide l’autorevole intitolazione.

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Dunque un consesso dirigenziale che si è confrontato a sostegno dell’educazione, nell’ambizioso progetto di rilancio di un nuovo possibile umanesimo, a cui ha portato anche la sua voce con un suo sentito intervenuto durante lo svolgimento delle attività previste nella mattinata anche sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro. Sul terreno di gioco il contributo educativo maggiormente autorevole e lusinghiero per tutti gli intervenuti e per la stessa Istituzione è stato quello che si è avuto nel pomeriggio. Alla presenza di docenti e genitori ha partecipato al tavolo dei relatori il dottore Giuseppe Mirarchi già Dirigente dell’Ufficio scolastico attualmente consulente del MIUR presso l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria. Egli ha sottolineato quanto sia importante confrontarsi su tematiche così importanti e di come l’organizzazione di simile eventi indubbiamente favorisce la promozione del ruolo nevralgico della scuola. Anch’egli si è soffermato su aspetti squisitamente calcistici facendo un distinguo tra la deriva che Stumpo ha analizzato a livello di squadre nazionali e la genuinità che ancora si respira a livello locale dilettantistico.

Tale aspetto è stato anche sottolineato nel contributo del componente del Direttivo del Sambiase calcio e consigliere comunale Antonio Lorena, il quale ha incitato i giovani a partecipare ai giochi di squadra per la sedimentazione del sistema di regole che essi possiedono e che si aggiunge al sistema di regole della scuola, della famiglia e della società civile.

Tutte voci che hanno ragionato insieme in un incontro dibattito avvincente con la finalità di essere capaci di poter affrontare le prossime sfide che attendono il mondo della Scuola e dell’educazione in genere. Sfide che come ha evidenziato Stumpo ci mettono difronte ad un nichilismo imperante ed alla necessità di invertire la rotta rispetto alle passioni tristi della società contemporanea. Lo stesso Cutuli ha fatto emergere che la scuola deve agire come una squadra in sinergia con le famiglie per tirar fuori il meglio che i giovani rischiano di smarrire nel banale non senso del consumismo. Proprio sulla necessità di confrontarsi sinergicamente con le famiglie ha insistito la Cerra la quale ha messo in risalto come spesso siano proprio le famiglie che innescano, anche inconsapevolmente, meccanismi di deriva con l’eccessivo spirito di competizione senza che si dia spazio alle vere attitudini e specificità.

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Tutto il dibattito si è svolto favorendo ancora una volta il protagonismo dei ragazzi che hanno allestito negli spazi scolastici un campo di riflessioni sul valore dell’educazione e della lettura, facendo questa volta Goal abbracciando la cultura. Un goal coerente con l’Agenda 2030 su cui l’Istituzione sta investendo molto per il rilancio della qualità educativa. Numerosi gli interventi nel pubblico ai quali i relatori hanno dato pronte risposte e che hanno dimostrato che qualsiasi sia il terreno di analisi quando si riflette sull’Educazione il protagonista è l’Uomo ed il suo senso nel mondo. Soddisfattissima la Dirigente De Carlo che con grande passione ha annunciata l’idea sgorgata in tale assise. Ella, con l’obiettivo di avvicinare, sempre di più la comunità educante, al mondo dei valori che nella scuola quotidianamente si cercano di trasmettere ai giovani ha ritenuto di proporre agli intervenuti di realizzare punti di lettura “fuori le porte” per “aprire le porte alla lettura” alle famiglie che in attesa dei propri figlioli potrebbero consultare in loco i testi eventualmente disponibili. Un’idea lanciata che ha immediatamente attecchito nel fertile terreno del Borrello Fiorentino.

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