Lamezia, assolto dall’accusa del duplice omicidio avvenuto nel 2000: la procura aveva chiesto l’ergastolo

foto-archivio-omicidio-22201_4c5cb_7a772_f4b8e_b75db.jpg

Lamezia Terme – Arriva la sentenza di assoluzione in primo grado per Antonio Davoli, imputato per il duplice omicidio di Giovanni Torcasio e Cristian Materasso vittime di un agguato mafioso avvenuto a Lamezia Terme il 29 settembre 2000. Oggi, al termine dell’udienza nel corso della quale hanno preso la parola i difensori, è stata pronunciata la sentenza che scagiona l’uomo dalla accusa di aver preso parte all’omicidio, dopo che – nella precedente udienza – la pubblica accusa aveva sollecitato alla corte la pena massima dell’ergastolo. Da segnalare, inoltre, che coimputato per la stessa accusa è Pietro Iannazzo, che è già stato condannato a trent’anni con il rito abbreviato celebrato negli scorsi mesi.

Per Davoli, invece, arriva oggi una sentenza di stampo diverso alla luce delle contestazioni e delle ricostruzioni fatte in aula dai suoi difensori, l’avvocato Renzo Andricciola che era intervenuta nella precedente udienza e dell’avvocato Salvatore Staiano, intervenuto oggi.
Durante la requisitoria, il pm Caldarelli aveva ripercorso tutta la guerra di mafia degli anni 2000 a Lamezia Terme, tra le famiglie di Sambiase da una parte e Nicastro dall'altra per la supremazia del territorio. In dibattimento erano stati sentiti i principali accusatori di Davoli tra cui i collaboratori di giustizia Gennaro Pulice e Angelo Torcasio.

Il pm aveva terminato la requisitoria con la richiesta di ergastolo per Davoli. In seguito è stata la volta del difensore di Davoli, l’avvocato Andricciola, il quale aveva contestato punto per punto il narrato dei collaboratori di giustizia. Oggi il legale Staiano ha rilevato quelle che per la difesa sono risultate le contraddizioni e le lacune emerse nel corso del processo, in particolare nelle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Infine il verdetto della corte di Assise di Catanzaro.

Gli arresti per il duplice omicidio sono avvenuti a distanza di quasi 20 anni dai fatti, nell’operazione l'operazione denominata “Resa dei Conti”, realizzata nel 2020 dalla Dda di Catanzaro allora guidata da Nicola Gratteri. Il delitto era stato consumato a settembre 2000 al termine di un lungo inseguimento iniziato nel centro di Lamezia Terme e concluso, dopo circa 3 km, nei pressi del bivio Carrà Cosentino, quando i presunti killer alla guida di una moto di grossa cilindrata precedentemente rubata, avevano raggiunto le vittime colpendole con numerosi colpi di pistola. Cristian Materasso è deceduto nell’immediatezza, mentre Giovanni Torcasio, che aveva anche tentato una disperata fuga, è morto durante il trasporto in ospedale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA