Calabria: Governatore Scopelliti condannato a 6 anni per abuso e falso

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Reggio Calabria - Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti è stato condannato, come ex sindaco di Reggio Calabria, a 6 anni di reclusione per abuso e falso e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per le vicende legate alle autoliquidazioni dell'ex dirigente comunale Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. Il pm aveva chiesto 5 anni.

Scopelliti è stato condannato anche all al pagamento di una provvisionale di 120 mila euro. I giudici del tribunale di Reggio Calabria hanno emesso la sentenza poco dopo le 20 dopo circa otto ore di camera di consiglio. Al momento della lettura del dispositivo, Scopelliti non era in aula. Il tribunale ha anche condannato per falso a tre anni e sei mesi di reclusione ciascuno gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzi, Domenico D'Amico e Ruggero De Medici.

Il processo che si è concluso con la condanna del Governatore della Calabria è durato quasi un anno e mezzo per una vicenda, quella delle parcelle, che lo ha visto coinvolto quando era sindaco di Reggio Calabria. Il processo ha avuto origine dalle autoliquidazioni che avrebbe fatto l'ex dirigente dell'Ufficio finanze del Comune Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. Le parcelle che Orsola Fallara si liquidò, per un importo di 750 mila euro, erano da mettere in relazione al suo incarico di rappresentante del Comune nella Commissione tributaria. L'inchiesta fu avviata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell'ottobre del 2011. Si è poi estesa e la Procura reggina ha disposto una serie di accertamenti tecnici sui conti del Comune dai quali sarebbero emerse una serie di irregolarità nei bilanci dell'ente dal 2008 al 2010. Della vicenda si sono occupati anche gli ispettori generali delle Finanze. Nel luglio del 2012 è stato disposto il rinvio a giudizio degli imputati, mentre il dibattimento ha avuto inizio il 7 novembre del 2012. Nel corso delle udienze sono stati sentiti numerosi testi dell'accusa e della difesa. Scopelliti, nel corso del suo interrogatorio, aveva riferito ai giudici che il 2 novembre del 2009 chiese conto alla Fallara delle autoliquidazioni delle parcelle e la funzionaria gli disse: "mi vergogno, ma e' tutto vero". Da quel momento i "nostri rapporti - aveva detto Scopelliti ai giudici - si interruppero".

Difesa Scopelliti: Siamo delusi, aspettiamo motivazioni sentenza

"Siamo ovviamente delusi dall'esito del processo, aspettiamo le motivazioni della sentenza". Lo ha detto uno dei difensori di Giuseppe Scopelliti, l'avvocato Aldo Labate, dopo la sentenza emessa dai giudici del tribunale di Reggio Calabria.

REAZIONI

Alfano (Ncd): Scopelliti uscirà assolto

"Sono fiducioso che Giuseppe Scopelliti, nei prossimi gradi di giudizio, uscirà assolto dalle accuse per le quali oggi, in primo grado, è stato condannato".

Cicchitto (Ncd): Solidarietà a Scopelliti

''Esprimo a Giuseppe Scopelliti la mia solidarietà e sono certo che nei successivi gradi di giudizio egli riuscirà ad affermare la sua innocenza'': così Fabrizio Cicchitto di Ncd in una nota.

Magorno (Pd): "Dopo questa condanna bisogna tornare subito al voto"

"Con la sentenza di questa sera il Presidente Scopelliti è giunto alla fine della sua esperienza di governo. Ora bisogna andare subito al voto anticipato, lo dobbiamo ai calabresi. Il fallimento di Scopelliti è prima di tutto politico, per la palese incapacità della sua maggioranza, nell'affrontare le gravi emergenze che vive questa terra. La notizia di questa sera conferma, anche dal punto di visto etico, la necessità di ridare la parola a calabresi. La Calabria deve voltare pagina ritrovare fiducia nella politica e affidarsi ad un'esperienza di rinnovamento e buon governo, che ponga come priorità la questione morale e della lotta alla criminalità. Noi democratici siamo pronti ad affrontare questa sfida con l'entusiasmo, la voglia di cambiamento e il coraggio che abbiamo saputo dimostrare ieri a Scalea insieme a Matteo Renzi. Ho concordato con Pina Picierno, responsabile Legalità e Sud della Segretaria Nazionale del Partito Democratico, l'organizzazione di una grande iniziativa che terremo a Reggio Calabria. Il Pd tutto è mobilitato per la legalità e per chiedere elezioni subito in Calabria".

Santelli (Fi): Amarezza e dispiacere personale

"Domani avremo la lucidità per esprimere un giudizio politico, stasera credo ci sia spazio solo per l'amarezza ed il dispiacere personale tanto verso Peppe quanto verso i tanti che oggi hanno sperato con lui in un diverso esito. E la sorpresa per la durezza brutale di questa condanna".

Talarico (presidente del Consiglio regionale): “Pena inflitta esorbitante”

“E’ una sentenza che colpisce per la sua severità, essendo la pena inflitta esorbitante, ben oltre le richieste del pubblico ministero. Pur rispettando l’azione dei giudici e le loro prerogative trovo tuttavia sbagliato che la legittimazione politica, che al presidente Scopelliti deriva dall’elettorato, possa subire sospensioni al primo grado di giudizio. Ho avuto modo di conoscere bene il presidente Scopelliti durante questi anni di proficua collaborazione, e ne ho apprezzato, nel corso di un impegno essenzialmente volto a modernizzare il sistema politico ed amministrativo calabrese ed a delineare un futuro per le nuove generazioni, la lealtà, la trasparenza e l’amore per la nostra terra. Gli esprimo pertanto la mia solidarietà e vicinanza, sicuro che saprà far valere la propria innocenza ed estraneità ai fatti contestatigli dal tribunale di Reggio nei prossimi gradi di giudizio”.

Nesci (M5S): Si torni a votare

"La condanna di Giuseppe Scopelliti apre un capitolo nuovo, di speranza e ricostruzione per la Calabria. Adesso la coscienza e il coraggio civile hanno uno spazio enorme in Calabria, in cui tutti i partiti non hanno più alcuna credibilità.  Il Movimento Cinque Stelle  aveva chiesto più volte le dimissioni del presidente della Regione Calabria, specie dopo la requisitoria del pm Sara Ombra, sulla base della responsabilità politica di Scopelliti, che ha distrutto Reggio Calabria. Ora si deve andare al voto regionale. Non c'è tempo da perdere e non ammetteremo scuse o raggiri della politica, che nella sua interezza ha infangato le istituzioni e derubato la Calabria. La condanna di Scopelliti, uomo di Angelino Alfano, si ripercuote direttamente sulla politica nazionale. Essa tocca in ambito politico anche il ministro dell'Interno, che il presidente del Consiglio Renzi non riuscirà a mai cambiare; sebbene sostituirlo adesso sia un atto doveroso, se il governo intende davvero voltare pagina".

Gentile (Ncd): Sentenza abnorme

"Sei anni di condanna e l'interdizione perpetua rappresentano una sentenza abnorme e lo dico riconfermando il rispetto per la magistratura giudicante: sono convinto che il Governatore Scopelliti tra Appello e Cassazione vedrà riconosciuta la sua innocenza". Bisogna leggere le motivazioni  per poter commentare adeguatamente e giuridicamente la sentenza e non spetta a me questo compito, però resto convintissimo che vi sia stata una confusione tra responsabilità politiche e penali, che sono soggettive e ben diverse come aveva magistralmente ricordato il prof Nico D'Ascola stamani. Incostituzionale la parte della legge Severino che agisce dopo il primo grado in maniera interruttiva nei processi governativi e legislativi: la delega che come parlamentari al governo Monti fu oggetto di abuso da parte dell'esecutivo. Spero che quando arriverà la sospensione automatica, il presidente impugni il provvedimento dinanzi al Tar del Lazio e chieda che si pronunci la Consulta su una legge che emana disposizioni relativamente a reati ancora presunti e pregressi la sua introduzione. Bisogna arrivare anche sino al Consiglio di Stato per fare in modo che il giudice delle leggi valuti la norma che è afflittiva: può un giovane uomo politico come Scopelliti vedere interrotta la sua carriera politica per una condanna di primo grado ? E se sarà assolto in Appello chi lo risarcirà ?". Solidarietà e quella di tutto il Nuovo Centrodestra al presidente Scopelliti: si è difeso nel processo e non dal processo e sono certo che, nei gradi successivi, si stabilirà la sua estraneità ai fatti. La sua carriera politica continua e nessun giacobino può pensare di troncarla".

Morrone (Fi): Profonda tristezza

"La notizia della condanna del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti per il 'caso Fallara' ci lascia, di primo acchito, un senso di profonda tristezza e amarezza. Il nostro pensiero, mio e di tutto il gruppo di Forza Italia, corre immediatamente a sostegno morale suo e della sua famiglia. Gli siamo vicini sul piano personale speranzosi che possa dimostrarsi estraneo ai fatti negli altri gradi di giudizio".

Alemanno: “Solidarietà Scopelliti"

“Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente Scopelliti colpito da una condanna che appare incredibile. Sono convinto che i successivi gradi di giudizio permetteranno di appurare la verità e dimostrare l'innocenza di una persona dalla lunga e pulita militanza politica come Peppe Scopelliti".

Bianchi (vicecapogruppo camera del Ncd): “Solidale con Scopelliti"

“Esprimo solidarietà a Giuseppe Scopelliti. Abbiamo fiducia nella magistratura e altrettanta certezza che Scopelliti avrà modo di dimostrare la propria innocenza negli altri gradi di giudizio".

Chiappetta (Ncd): “Uniti con Scopelliti"

"La sentenza giunta da Reggio Calabria è naturalmente qualcosa che addolora profondamente quanti conoscono ed apprezzano l'entusiamo ed il rigore di Giuseppe Scopelliti. Al nostro Presidente va tutta la nostra partecipe vicinanza umana ed una piena e determinata solidarietà politica". Il percorso di Scopelliti è sempre stato segnato dalla passione per la città di Reggio Calabria e per l'intera regione che ha sin qui amministrato tra mille difficoltà di contesto ma avendo sempre a cuore un progetto di autentico e duraturo sviluppo. Percepiamo quelle attuali come le ore della difficoltà più intensa ma naturalmente - come era facile prevedere - queste sono anche le ore nelle quali gli avvoltoi si alzano in volo e si qualificano da soli. Al governo della Regione c'è una classe dirigente unita che in questo momento - pur rispettando il ruolo e le decisioni dei giudici com'è giusto che sia - si stringe attorno al Presidente Scopelliti ed è assolutamente in grado e determinata nel percorrere il tratto di strada che ci separa dal momento elettorale. Un tratto di strada nel quale centreremo tutti gli obiettivi prefissati, nonostante avvoltoi e sciacalli vecchi, nuovi o presunti tali”.

Schifani (presidente del Nuovo Centrodestra): “Solidarietà Scopelliti"

"Esprimo la mia piena solidarietà a Giuseppe Scopelliti. Fermo restando il rispetto per la magistratura siamo in presenza di una sentenza particolarmente dura che va addirittura oltre quelle che erano le richieste dello stesso pubblico ministero. Conoscendolo bene, sono certo che Scopelliti nei successivi gradi di giudizio riuscirà a ribaltare questa sentenza e dimostrare la sua completa innocenza ed estraneità ai fatti contestati".

Sacconi (presidente dei senatori Ncd): “Solidale con Scopelliti"

''Piena solidarietà al presidente Scopelliti e piena fiducia nella forza dei fatti, aldilà di ogni causidico pregiudizio politico".

Pizzolante (vice capo gruppo Nuovo Centrodestra): “Vicino a Scopelliti"

"Esprimo piena solidarietà e affetto a Giuseppe Scopelliti. Non ho dubbi sulla sua correttezza personale che saprà sicuramente dimostrare nei successivi gradi di giudizio".

Saltamartini (portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra): “Verità emergerà”

"Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza a Giuseppe Scopelliti. Siamo certi che nei successivi gradi di giudizio saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Per questo, nel rispetto del lavoro della magistratura, siamo sicuri che la verità emergerà con chiarezza, ribaltando una sentenza molto dura".

Vicari (senatrice del Nuovo Centrodestra): “Sorprende dura condanna”

"Conosco Giuseppe Scopelliti e sono sicura della sua innocenza. La sentenza che oggi lo colpisce sorprende per la sua durezza, ben oltre le richieste del Pubblico ministero. Proprio per questa ragione sono convinta che saprà dimostrare la sua estraneità alla vicenda che oggi gli viene contestata”.

Quagliariello (coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra): “Verità prevarrà”

"Piena solidarietà a Giuseppe Scopelliti, nella certezza che la verità dei fatti alla fine sarà più forte".

Barbanti-Molinari (parlamentari del Movimento 5 Stelle): “Finito incubo”

"La Calabria può guardare al futuro con rinnovata speranza dopo la sentenza nei confronti dell'ex sindaco di Reggio ed attuale Governatore della regione. La decisione dei giudici del tribunale di Reggio Calabria sul processo Fallara supera le richieste del Pm e pone basi solide per fare definitiva giustizia del "Modello Reggio", punto di non ritorno della politica calabrese. Speriamo che questo sia l'inizio della fine di un incubo. Era chiaro a tutti a chi dovesse essere addebitata l'attuale situazione di degrado economico della città, con servizi sempre più carenti e cittadini strozzati dalle tasse. Era giusto che il colpevole massimo di questo disastro dovesse essere giudicato dalla legge e che pagasse per le sue colpe riconosciute. Questa sentenza non colmerà i buchi di bilancio ma servirà a restituire nuova dignità ai reggini che tra pochi mesi saranno chiamati alle urne e dovranno, a loro volta, essere giudici implacabili dei tardi epigoni del pensiero scopellitiano, condannando senza appello i prosecutori dell'azione politica della peggiore destra reggina. Il Movimento 5 Stelle parteciperà alla rinascita di Reggio Calabria, con progetti ed iniziative che nasceranno dai cittadini per i cittadini: anche se non si potrà votare a maggio, scommette su un'eccezionale prosecuzione della bella stagione in autunno. E si augura che venga tenuto fermo, per il centrodestra, il candidato annunciato, quel D'Ascola che nulla ha potuto per evitare la condanna del suo mentore”.

Misuraca (responsabile nazionale degli Enti Locali): “Solidarietà Scopelliti"

"Esprimo pieno solidarietà al Presidente Scopelliti. Sono certo che nei successivi gradi di giudizio dimostrerà la sua totale estraneità dai fatti”.

Giunta Regione: “Tribunale ostile”

"La condanna del Presidente Giuseppe Scopelliti era ampiamente prevista. Non già perché meritata, ma per il fatto che il comportamento reiteratamente ostile e illegittimo del tribunale ne aveva costituito una evidente anticipazione. La sentenza, tra l'altro, ha preteso di strafare applicando una pena eccessiva ed esorbitante, volutamente esemplare. Quasi nel tentativo di sottolineare la base politica della condanna".

Lupi (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti): solidarietà a Scopelliti

''Sono sorpreso da questa condanna, sono certo che Giuseppe Scopelliti saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti nei prossimi gradi di giudizio. La mia solidarietà è all'amico e all'uomo politico di cui ho visto l'impegno nelle battaglie per la legalità e nel lavoro per lo sviluppo del Sud e della regione che amministra''.

Galati (FI): “Amarezza per quanto accaduto a Scopelliti”

“Un sentimento di profonda amarezza accompagna queste ore che fanno seguito alla condanna di primo grado del Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Esprimo vicinanza a Scopelliti ed alla sua famiglia per il difficile momento che stanno vivendo e sono sicuro che il Presidente reagirà a questa vicenda con la tenacia ed il vigore che lo hanno sempre contraddistinto. Resto fiducioso sul fatto che Scopelliti riuscirà a dimostrare la sua innocenza negli altri gradi di giudizio”.

Clotilde Minasi: "Amareggiata"

“La condanna del governatore Giuseppe Scopelliti, culminata in un giudizio che supera addirittura la richiesta formulata a suo tempo dal Pm, non può che trovarci attoniti e profondamente amareggiati. Una sensazione che riguarda non solo l'aspetto umano, ma che si irradia anche alla sfera politica, soprattutto in considerazione di come è maturata questa dura, anzi, violenta disposizione. La decisione, infatti, non ha colpito solo il presidente Scopelliti, ma ha tracciato un profondo solco in quella che dovrebbe essere l'essenza del confronto politico, e cioè la lealtà, il dibattito vivace ma produttivo, il contraddittorio realizzato su ideologie contrapposte ma che trovano un senso costruttivo al loro essere differenti. Invece niente di tutto questo. È andato in scena uno spettacolo molto triste nel quale i protagonisti alla ricerca di un mai trovato posto al sole per evitare l'ombra hanno, invece di ricercare un proprio spazio, solo pensato a come far muovere, in maniera becera, colui che quel posto al sole se lo era guadagnato con impegno e lavoro. In poche parole laddove non si è riusciti all'"eliminazione" dell'avversario politico con le armi della correttezza elettorale (e non sarebbe stato possibile alla luce delle sonore sconfitte rimediate) si è ben pensato di ovviare al problema distruggendo l'uomo e non l'antagonista delle competizioni elettive. Questo tipo di modus operandi deve far riflettere inevitabilmente tutti, perché la ferita inferta a Scopelliti è una ferita per la democrazia, nel momento in cui ci si trova in un confine troppo labile per il riconoscimento delle differenze tra le responsabilità politiche e quelle penali. E questa distinzione non può e non deve sfuggire. Pur ribadendo la massima fiducia nella magistratura, sono certa che il Presidente, cui vanno incondizionata stima e solidarietà, saprà far valere la sua innocenza nei successivi gradi di giudizio”.

 Salerno, sentenza non rende giustizia

"Il Presidente Scopelliti - al quale mi legano sentimenti di profonda amicizia ed una convinta condivisione dei percorsi politici - è stato per noi un solido e rigoroso punto di riferimento. La sentenza di condanna non rende affatto giustizia alla sua storia di amministratore innamorato della sua città, alla sua passione di politico onesto, alla sua determinazione nel lavorare a favore e nell'interesse dei calabresi. Ogni sentenza va rispettata ma mi permetto di sottolineare come forse in questi anni ed in questi mesi il clima di veleni ed ingiurie attorno a Scopelliti sia stato decisamente eccessivo; probabilmente la sua forza in Calabria ed il protagonismo politico nazionale ha dato fastidio a tanti ed in primis a chi - come candidamente ha ammesso - coltiva ambizioni per la guida della Regione e spera di vederle realizzate grazie alla "demolizione" dell'avversario percepito sempre come nemico. Tuttavia nonostante i funesti auspici di qualche avventuriero politico di lungo corso o dell'ultim'ora il centrodestra ha energie sufficienti per affrontare questo difficile momento".

Cgil Calabria: "Garantire continuità amministrativa"

"La sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti del presidente Scopelliti ed altri determina un vero e proprio terremoto politico-istituzionale. Nei mesi scorsi abbiamo mosso più volte critiche all'azione della Giunta regionale connesse all'inadeguatezza del governo della crisi produttiva e della gestione dei fondi strutturali e che rimangono tali. Ci auguriamo che in questo momento di profonda crisi istituzionale si sappia garantire continuità amministrativa e nello stesso tempo dare una prospettiva certa alla crisi politico-istituzionale in termini di chiarezza, trasparenza democratica e rapidità di soluzione. Analogo appello rivolgiamo alle forze dell'attuale opposizione regionale".

Senatore Matteoli (FI): “Per Scopelliti auspico assoluzione in appello”

"Non entro nel merito della sentenza dei giudici perché non conosco le carte, ma conosco il presidente Giuseppe Scopelliti e mi auguro che possa, in sede di appello, dimostrare la sua innocenza rispetto alle accuse che gli vengono mosse". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Altero Matteoli.

Segreteria provinciale PD Catanzaro: “Su Scopelliti avevamo visto giusto”

“Avevamo visto giusto - commentano dalla segreteria provinciale - quando appena un mese addietro il segretario regionale Ernesto Magorno e il Pd della Calabria decidevano di lanciare una raccolta di firme contro il governatore della Calabria Scopelliti e la destra calabrese. In quella iniziativa, si denunciava il governo della Calabria su temi cruciali quali il mancato sviluppo e l’occupazione, sul fallimento delle emergenze ambientali, vedi emergenza rifiuti, sul dissesto idrogeologico del nostro territorio.  Era evidente a tutti i calabresi che Scopelliti era già alla frutta e un’intera stagione politica esaurita e conclusa. Oggi, questa sentenza giudiziaria non fa altro che gettare un’ulteriore ombra non solo sul personaggio pubblico, ma anche sui metodi adottati, sul sistema di potere utilizzato in questi anni, per garantirsi un  facile consenso tra la gente.
La sconfitta del governatore Scopelliti è, però, - aggiungono - innanzitutto politica e coinvolge insieme a lui un’intera classe dirigente regionale. In questo senso, come non vedere il connubio che c’è tra il fallimento del modello Reggio Calabria con il crollo politico-amministrativo che in queste ore sta coinvolgendo il Comune di Catanzaro ed il sindaco Abramo, e la stessa cosa avviene a Cosenza, dove tale tracollo ha la faccia dei fratelli Gentile.  Il PD, le sue organizzazioni territoriali, i suoi iscritti e militanti sono chiamati adesso al compito fondamentale di restituire dignità alla Calabria e alla sua gente.Tutto questo comporterà per ciascuno di noi un di più di serietà e di responsabilità di comportamento.  Rimangono profetiche le parole che a Scalea appena due giorni fa il presidente del consiglio,Matteo Renzi insieme al segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, pronunciava ai calabresi quando li invitava, in quella piazza gremita di giovani e di donne, a fare ognuno la propria parte per costruire una Calabria migliore, libera e dignitosa che voleva scommettere sul proprio destino e sul proprio futuro. Il PD di Catanzaro incarnerà questo progetto, - concludono - a fianco di quanti vorranno impegnarsi per una battaglia di riscatto e di emancipazione sociale”.

Deputato Pd D'Attorre: "La parola torni ai cittadini"

 "Dopo l'annuncio della condanna in primo grado e della sospensione del governatore Scopelliti vi è solo una strada da seguire per tirare fuori la Calabria dalla gravissima crisi istituzionale e politica che si è aperta: restituire, quanto prima, la parola ai cittadini". Lo afferma il deputato del Pd Alfredo D'Attorre. "Già da tempo - aggiunge - la Giunta regionale aveva esaurito ogni spinta propulsiva, sarebbe stato auspicabile che la saggezza politica avesse anticipato i tempi della decisione giudiziaria, come avevamo chiesto da diversi mesi. Purtroppo così non è stato. A questo punto diventerebbe inaccettabile ogni tentativo di prolungare questa agonia politica e istituzionale". "Le elezioni immediate - conclude D'Attorre - sono l'unica strada per consentire alla Calabria e ai calabresi di riprendere in mano il proprio destino".

Cusumano, presidente Commissione Pari Opportunità: “Solidarietà a Scopelliti”

“Esprimo la mia piena ed incondizionata solidarietà al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti”. E’ quanto dichiara la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, avvocato Giovanna Cusumano che sottolinea: “Appartengo alla vasta schiera di persone che confidano sempre nella concreta realizzazione dei principi di giustizia penale e dei diritti costituzionali processuali. A quanti, all’indomani della sentenza, agitano argomenti di condanna assoluta, ricordo il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva di condanna, sancito dall’art. 27 della Costituzione e pietra miliare del nostro sistema democratico”.  “Non comprendo le ‘rationes decidendi’, in fatto ed in diritto, che hanno portato ad una condanna così dura, ma pur non conoscendo, allo stato, l’habitus logico-giuridico seguito dal Tribunale di Reggio Calabria, mi sento fiduciosa - afferma Cusumano - che il presidente Scopelliti - nel secondo grado di giudizio - dimostrerà la sua innocenza rispetto alle contestazioni e agli addebiti che gli sono stati mossi”.  La presidente della CRPO conclude così: “Condivido appieno la decisione assunta dal presidente Scopelliti di rassegnare le proprie dimissioni. Gesto che attesta, ove ve ne fosse bisogno, il grande senso di rispetto delle Istituzioni e di responsabilità che hanno sempre contraddistinto la sua persona ed il suo agire politico”. 

Katia Stancato, Scelta Civica Calabria: “Ora si può restituire dignità a istituzioni calabresi”

"Siamo passati dal Modello Reggio al Modello Sfregio: ecco cosa ha fatto il centrodestra, altro che buon governo! Adesso si può restituire dignità alle istituzioni calabresi tornando velocemente alle urne". Così Katia Stancato, coordinatrice di Scelta Civica Calabria, commenta la sentenza a carico del Governatore Giuseppe Scopelliti e le recenti notizie di dimissioni. "Lasciamo stare - aggiunge - le ovvietà sull'innocenza fino al terzo grado di giudizio, queste sono considerazioni che attengono ai giuristi, qui parliamo di politica. Se lo ricordino i membri della Giunta che si sono permessi di attaccare in maniera ignobile la magistratura. Diamo atto a Scopelliti di aver annunciato prontamente le dimissioni assieme alla sua Giunta. È una questione di dignità delle istituzioni che viene prima, molto prima, del destino individuale di ognuno di noi". "Anche se non ci fosse stata la legge Severino, che per inciso fu votata anche da chi oggi grida allo scandalo, Scopelliti avrebbe dovuto lasciare e con lui l'intera Giunta regionale: è evidente infatti che di fronte ad un fatto così grave è giusto rimettersi al popolo calabrese perché possa esprimersi. Scopelliti ha tutto il diritto di difendersi in aula e, se ci riesce, dimostrare la sua innocenza ma deve farlo da privato cittadino. Ora andiamo al voto e Scelta Civica è pronta a costruire una seria alleanza alternativa a questo stato di cose: ce lo chiedono i calabresi, ce lo chiede la Calabria che merita di più e di meglio".

Angela Napoli, Risveglio Ideale: “Inaccettabili gli attacchi alla Magistratura”

"Siamo ai soliti ed inaccettabili attacchi alla Magistratura quando questa, continuando ad essere delegata forzatamente dalla politica, interviene per garantire giustizia contro i reati commessi dai politici amministratori". Lo afferma la Presidente dell'Associazione Risveglio Ideale, Angela Napoli. "Fa infatti rabbrividire - aggiunge - dover ascoltare le vergognose dichiarazioni di Giuseppe Scopelliti e dei suoi sponsor più o meno ufficiali, dopo la sentenza del processo Fallara, che ha portato alla condanna dell'ex sindaco di Reggio Calabria, a sei anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, con l'imputazione di falso in atto pubblico e abuso d'ufficio. Il sistema di corruzione che ha portato al dissesto finanziario delle casse comunali di Reggio Calabria, collegato con il suicidio di Orsola Fallara, non avrebbe potuto lasciare immuni giudiziariamente i responsabili di quanto abbattutosi sui cittadini reggini. La legge è uguale per tutti e nessuno può immaginare di rimanere impunito. In particolare la politica calabrese faccia un esame di coscienza, si rivesta di responsabilità ed aiuti la Magistratura a non essere più costretta ad avvalersi di quella "delega" affidatale dallo stesso mondo politico".

Maria Giuseppina Cordopatri, testimone di giustizia: “Sistema corrotto che deve essere fermato”

"Le scomposte reazioni della politica all'esemplare sentenza di ieri a Reggio Calabria sulla oscura morte di Orsola Fallara e le responsabilità degli intoccabili amministratori allo scempio delle risorse pubbliche sono un segnale di debolezza incredibile della casta e di un vasto sistema corruttivo che deve essere fermato con ogni mezzo, per la salvezza della regione Calabria e del paese Italia". Lo afferma la testimone di giustizia, Maria Giuseppina Cordopatri.

Gruppo Ncd al consiglio provinciale Reggio: “Sentenza che non ci piace”

"La nostra solidarietà all'uomo prima che al politico Giuseppe Scopelliti é scontata e naturale, ma ciò che ci preme esternare é tutta l'amarezza per una sentenza che non ci piace e che siamo certi sarà rivista nel prossimo grado di giudizio". É quanto dichiara in una nota il gruppo del Nuovo Centro Destra al consiglio provinciale di Reggio Calabria. "Chi non é mai riuscito - prosegue la nota - a sconfiggere Giuseppe Scopelliti attraverso un confronto democratico ed elettorale, oggi esulta per una "vittoria" non comprendendo, invece , che si é consumata una clamorosa sconfitta per la democrazia. La nostra storia é sempre stata contraddistinta dal rispetto verso i ruoli e le Istituzioni e da un approccio garantista verso le vicende giudiziarie di ogni singolo uomo: la nostra impostazione non cambierà certo oggi. In questo particolare momento il Presidente Scopelliti non è solo ma ha al suo fianco molti cittadini che in lui continuano a credere ed in lui riconoscono un politico con la P maiuscola, sempre pronto ad impegnarsi per il proprio territorio. Da oggi saremo ancor più vicini e compatti attorno al nostro leader. Le sue dimissioni certificano, ancora una volta, l'alto senso delle Istituzioni di Scopelliti”.

Circolo Pd E.lauriaCatanzaro: "Da calabresi ci sentiamo umiliati e mortificati"

Ancora una volta, da calabresi, ci sentiamo umiliati e mortificati, per la condanna a 6 anni e interdizione dai pubblici uffici del presidente della Giunta regionale. Scopelliti rappresenta il vertice di un modello, di un modo MALSANO di fare politica e di occuparsi della cosa pubblica... forse dovremmo dire della cosa privata. Non si può certo de-rubricare come responsabilità personale questa vicenda. La nostra regione è in ginocchio:

- c'è una carenza drammatica di Lavoro e di un welfare all'altezza delle atre regioni italiane; i servizi che riceviamo sono impercettibili, quindi completamente assenti;

- la sanità è inadeguata, si percepisce una drammatica assenza della certezza della cura costringendo ancora oggi ai viaggi della speranza; 

- i rifiuti invadono le strade di tutta calabria; 

- i nostri mari e le nostre coste subiscono un inquinamento senza controllo che ancora una volta impedirà il rilancio del nostro principale bene produttivo ... IL TURISMO! La nostra Calabria è  vittima di un modello di mala politica, votato, così come al Comune di Catanzaro, agli interessi privati piuttosto che al bene collettivo.  La Calabria è stanca è esausta. Lo sfruttamento del bisogno dei cittadini è a dir poco disumano oltre che irresponsabile. Si basa proprio sul Bisogno di questa terra il metodo clientelare della richiesta del Voto. Dobbiamo dire basta con coraggio anche a questo. Non è sufficiente che questa giunta vada a casa. Dovrebbero chiedere scusa e restituire gli anni che hanno rubato alla nostra terra e ai nostri figli costretti ad emigrare per trovare risposte concrete alle speranze di vita e alle ambizioni di lavoro. Dobbiamo credere però che sia possibile un governo sano e contribuire con coraggio e partecipazione partendo da quanto noi possiamo dare alla nostra comunità.

Sel Calabria: “Regione travolta dagli scandali del centrodestra”

La condanna a sei anni di reclusione, più grave di quanto aveva chiesto lo stesso Pubblico Ministero, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, al termine del processo di primo grado sul “caso Fallara”, seppellisce in via definitiva il cosiddetto “modello Reggio” e il sistema di potere che lo ha rappresentato. La sentenza arriva dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio Comunale di Reggio Calabria e l’accertamento di una voragine nei conti pubblici di quella città. Ed è solo l’ultimo di una serie impressionante di scandali di cui si è reso protagonista il centrodestra calabrese che ha travolto la nostra regione. Dalle dimissioni cui è stato costretto, a poche ore dalla sua nomina, il sottosegretario Gentile per il tentativo di occultare la notizia delle indagini riguardanti suo figlio; il coinvolgimento nella vicenda del presidente della Fincalabra De Rose chiamato a quell’incarico dalla giunta regionale di centrodestra e le implicazioni nella gestione della sanità cosentina, si è passati allo scandalo che ha travolto la giunta comunale di Catanzaro, per la gestione del territorio e degli appalti fino alle multe finte, costringendo il Sindaco Abramo all’azzeramento del suo esecutivo a poco più di un anno dalle elezioni amministrative della città capoluogo; successivamente è toccato al Presidente del Consiglio Regionale Talarico a cui è stato notificato un decreto ingiuntivo per 55mila euro a causa di cene non pagate nella scorsa campagna elettorale per le regionali, per arrivare infine alla condanna pronunciata nella tarda serata di ieri a Reggio Calabria. Il sistema di potere che ha mal governato la regione negli ultimi anni è arrivato al capolinea. Ora è arrivato il momento di cambiare, e cambiare davvero. Alla luce di questa situazione il coordinamento regionale di SEL ha convocato per martedì pomeriggio a Lamezia un’assemblea regionale straordinaria per discutere e promuovere un’iniziativa: si ridia subito la parola agli elettori e il centrosinistra trovi il coraggio e la forza di proporre una svolta. La Calabria lo merita. Non c’è tempo da perdere.

Assessore Mancini: "Convinto che il tempo gli darà ragione"

"Esprimo solidarietà e vicinanza al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e sono convinto che il tempo gli darà ragione e lo consegnerà immacolato". Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini.

 

 

 

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