Atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Lamezia, una storia di migrazione e povertà dietro il tentativo di fuga

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Lamezia Terme – Una storia di migrazione, povertà e fuga dal proprio Paese di origine vi è dietro il caos che ieri notte per oltre un’ora ha provocato il blocco dei voli all’aeroporto di Lamezia. A ricostruire l’accaduto, passaggio dopo passaggio, è la polizia che attraverso la Questura e il commissariato di Lamezia Terme ha partecipato attivamente alle concitate fasi di ieri notte.

Tre giovani di nazionalità marocchina hanno approfittato di un atterraggio di emergenza di un volo di linea, per tentare la fuga dal velivolo. Ieri sera, verso le 20:30, la torre di controllo dell'Aeroporto internazionale di Lamezia Terme - Sant'Eufemia ha ricevuto la richiesta di effettuare un atterraggio d'emergenza da parte dell'airbus della compagnia turca Pegasus Airlines, a seguito di un malore di un passeggero che viaggiava sulla tratta Istanbul - Casablanca. Immediato l'allarme all'Ufficio della Polizia di Stato, della Zona di Polizia di Frontiera Aerea dell'aeroporto e al servizio 118, che hanno subito prestato il soccorso ad un trentaseienne di origine turca ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro.

Durante le operazioni di sbarco del passeggero colto da malore, però, tre giovani che viaggiavano a bordo dell'aereo, sono riusciti dal velivolo, con l'intenzione di allontanarsi sulla pista. Immediatamente equipaggi della Frontiera Aerea della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza sono riusciti a bloccare uno dei tre soggetti, risultato di nazionalità marocchina e di anni 30, mentre gli altri due riuscivano a dileguarsi verso la zona lato volo dell'aeroporto, dirigendosi verso la pista di decollo/atterraggio. Il traffico aereo è stato sospeso e le ricerche sono state svolte anche dagli equipaggi del Commissariato di Lamezia Terme che hanno rintracciato a Sambiase due uomini, entrambi di nazionalità marocchina, di 21 e 19 anni, che sono stati compiutamente identificati, in condizioni igienico-sanitarie precarie ed in evidente stato di indigenza. Dopo le identificazioni l'uomo fermato in prossimità dell'aeromobile è stato adottato il provvedimento di respingimento alla frontiera e rimpatriato sullo stesso volo di linea, mentre gli altri due passeggeri hanno chiesto "protezione internazionale".

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