Lamezia Terme - Un migrante gambiano di 24 anni è stato arrestato nella serata del 25 aprile dopo che ha aggredito e malmenato due medici cubani e due infermiere nel pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia Terme. L'episodio ha provocato momenti di tensione e di paura tra il personale dell'ospedale, rimasto per un periodo di tempo alla totale mercé del migrante, che sarebbe risultato - secondo quanto emerso - assuntore di sostanze stupefacenti. I due medici aggrediti, facenti parte del contingente di sanitari di nazionalità cubana utilizzati dalla Regione Calabria per sopperire alle carenze di personale sanitario, sono stati aggrediti mentre gli prestavano le cure necessarie per un grave stato di alterazione psicofisica. La stessa persona, tra l'altro, poco prima, aveva aggredito due infermiere. L'uomo, dopo l'arresto, è stato piantonato in ospedale, dove è stato sottoposto alle cure necessarie per attenuare il forte stato di agitazione e prevenire ulteriori comportamenti violenti. I due medici ed una delle due infermiere aggredite, che hanno riportato prognosi variabili tra i 15 ed i 3 giorni, hanno sporto formale denuncia.
La ricostruzione dell’arresto del 24enne gambiano da parte dei Carabinieri
La sera del 25 aprile, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, hanno arrestato in flagranza di reato un 24enne gambiano, responsabile di una violenta aggressione nei confronti di due medici e due infermieri del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero cittadino “Giovanni Paolo II”. I militari della Sezione Radiomobile, alle ore 19.15 circa, nel corso del servizio perlustrativo, sono intervenuti all’interno del nosocomio su richiesta pervenuta al “112NUE” da un medico del pronto soccorso, in quanto veniva segnalato un uomo in stato di forte agitazione correlato ad uno stato di alterazione psico-fisica. Giunti presso l’unità operativa dell’ospedale lametino, i militari potevano constatare che il soggetto, un gambiano di 24 anni, regolare sul territorio nazionale, continuava a manifestare animatamente la propria intolleranza alle prestazioni sanitarie lui somministrate, conseguenti al suo “ricovero” avvenuto nel pomeriggio della stessa giornata quando era stato trasportato in pronto soccorso perché vagava nel centro storico cittadino in stato confusionale. Nonostante i militari dell’Arma tentassero pazientemente di riportare lo straniero alla calma, lo stesso provava in più riprese di entrare in aree riservate del Pronto Soccorso, scagliandosi improvvisamente contro due medici ivi presenti, che colpiva violentemente con calci e pugni. Nella colluttazione rimanevano coinvolti anche due infermieri che tentavano invano di bloccare lo straniero e, solo grazie allo slancio dei Carabinieri della Sezione Radiomobile del NOR di Lamezia Terme che prontamente immobilizzavano l’esagitato, sono state evitate ulteriori conseguenze, tanto per la sicurezza del personale sanitario, quanto a tutela dello stesso straniero. In applicazione delle nuove norme introdotte dai recenti interventi legislativi, volti ad arginare il dilagante fenomeno delle aggressioni a personale medico/infermieristico nelle strutture sanitarie, al termine dei dovuti accertamenti, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato il 24enne gambiano per lesioni in danno di esercenti le professioni sanitarie. I medici e gli infermieri aggrediti sono stati sottoposti a cure sanitarie nel medesimo pronto soccorso dove sono state diagnosticate a loro carico lesioni con prognosi tra i 15 ed i 3 giorni.
Nella mattinata del 26 aprile l’arresto è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta del Magistrato del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica. Quanto descritto pone l’attenzione sulla costante operatività dell’Arma dei Carabinieri nel territorio lametino, mirata alla prevenzione ed al contrasto di fenomeni di criminalità diffusa e organizzata a tutela della collettività. In particolar modo l’evento riaccende i riflettori sul fenomeno delle aggressioni al personale sanitario nei confronti del quale l’Arma dei Carabinieri ripone particolare sensibilità, intervenendo prontamente ed efficacemente a salvaguardia dei prioritari interessi collettivi. Tutti i relativi procedimenti penali pendono nella fase delle indagini preliminari presso la competente Autorità Giudiziaria.
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