Lamezia, riparte laboratorio per ragazzi di “Vacantindu Off” diretto da Alice de Andrè in sinergia con Comunità Progetto Sud

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Lamezia Terme - Per una storia che finisce ce n’è un’altra che comincia, almeno per i giovani liceali che con l’Associazione Vacantiandu hanno cominciato a fare teatro, scoprendo un nuovo mondo. I 26 ragazzi, provenienti da diversi Istituti, hanno intrapreso un percorso laboratoriale fruttuoso, che il 18 maggio scorso li ha portati a calcare la scena con lo spettacolo “Favolescion”, diretto dalla regista Patrizia Anania, con il coordinamento di Angela Gaetano. Il rapporto umano, la fiducia nell’altro, l’amicizia e il senso di famiglia che si sono creati, raccontati dai ragazzi in un video proiettato al Grandinetti – che Vacantiandu continua a gestire con altre realtà teatrali del territorio – non finiranno con la messa in scena dell’opera.

Infatti l’associazione ha in serbo nuove sorprese per la prossima stagione, attraverso la prosecuzione del progetto “Vacantiandu Off”, creato appositamente per stimolare il talento e la creatività dei giovani. “Il nuovo laboratorio proposto per il 2024”, spiega il presidente dell’associazione Nico Morelli, “avrà anche finalità sociali: sarà coinvolta infatti Comunità Progetto Sud – rappresentata dalla referente Annamaria Bavaro – perché le attività saranno aperte alla partecipazione di un gruppo di ragazzi con la Sindrome di Asperger, una forma di disturbo che fa parte dello spettro autistico”. “Crediamo fortemente nell’inclusione”, spiega Bavaro, “e nelle possibilità e risorse offerte dal territorio, che tutti i ragazzi indipendentemente dalla loro condizione hanno diritto di fruire, sperimentando la vita, come cittadini”.

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A condurre il nuovo laboratorio, dal titolo “Out of the Blue”, sarà l’attrice Alice de Andrè, nipote del grande Faber, impegnata a Milano nella scuola post-diploma “Scuola, Futuro, Lavoro” dove si occupa proprio di ragazzi con la Sindrome di Asperger. L’attrice, in un video messaggio, ha ringraziato per la fiducia le due associazioni coinvolte: “Non vedo l’ora di essere lì da voi e di cominciare questo percorso catartico, che servirà a far uscire dal proprio guscio tanti ragazzi, neurotipici e non, nel clima di disponibilità e di non-giudizio che si respira a teatro. Non scriverò io lo spettacolo, ma proverò a farlo scrivere a loro, con attività di brainstorming, naturalmente sotto la mia supervisione: proverò a introdurmi dove necessario, e a tirar fuori delle idee dalla loro immaginazione”.  

Il laboratorio, della durata di tre settimane, si svolgerà dal 28 ottobre al 17 novembre, per 15 lezioni complessive della durata di quattro ore ciascuna, dal lunedì al venerdì. Giorno 18 novembre andrà in scena lo spettacolo al Grandinetti. Hanno già aderito le scuole superiori, entusiaste della passata esperienza. A ricevere di persona la maschera simbolo dell’associazione, la referente dello Scientifico “Galilei” Miriam Rocca, che ha portato i saluti e gli encomi della dirigente Goffredo. Ugualmente entusiasti il sindaco Paolo Mascaro e l’assessore alla Cultura Annalisa Spinelli, che ha avuto parole di encomio per i giovani attori visti in scena, fra cui l’attrice Paola Cefalà, portatrice di una toccante testimonianza sul laboratorio. “Nulla come fare teatro insegna ai ragazzi ad non essere solo spettatori della vita, ma protagonisti”, ha sottolineato il sindaco, “qui si sta creando la nuova classe dirigente della nostra città”.

Giulia De Sensi 

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