Lamezia, bonifica campo Scordovillo: Regione avvia progetti per integrazione rom

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Lamezia Terme - Dopo la lunga pausa estiva, si ritorna a parlare di bonifica del campo rom Scordovillo almeno in cittadella regionale. E' stato pubblicato ieri sul Burc, infatti, l'avviso che dà formalmente avvio alle procedure per i progetti finalizzati all'inclusione sociale delle famiglie rom e che dovranno essere realizzati da enti di terzo settore. In particolare, con una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, la Regione chiede la realizzazione di interventi che spaziano dai laboratori educativi e creativi per minori, ad esempio attivazione di laboratori didattici e creativi nelle classi, orientamento e supporto alla ricerca di lavoro, favorire la conoscenza delle opportunità e della burocrazia per rom che volessero promuovere forme di auto-imprenditoria, laboratori socio-sanitari per nuclei familiari.

Destinatari dell'intervento sono i cittadini di etnia rom, per un totale di circa 440 persone, insediate nella baraccopoli di Scordovillo; in particolare i minori (circa il 65%) e le loro famiglie. I fondi sono messi a disposizione dal Pnrr e devono essere utilizzati entro il 2026. L'ultimo incontro dedicato alla bonifica del campo rom risale allo scorso mese di luglio, quando vi fu un vertice a Roma fra tutti i soggetti coinvolti - Comune, Regione, ministeri - e il commissario, il generale dell’Arma dei carabinieri Giuseppe Vadalà. Dopo la creazione di una cabina di regia e diverse riunioni preliminari, la Regione Calabria procede con gli atti di propria competenza e preliminari alla bonifica del campo di Scordovillo.

Nei giorni scorsi, infatti, i dipartimenti regionali hanno agito su due fronti: la realizzazione di alloggi popolari e l'avvio di progetti finalizzati all'inclusione sociale. Sul primo punto, la determina è stata firmata dal dipartimento regionale ai Lavori pubblici e prevede l'affidamento all'Aterp, in accordo con il Comune di Lamezia, della realizzazione di nuove unità alloggiative, pari a circa 120 unità, all'interno dell'area e successivamente alla bonifica “accompagnate dalle opportune opere infrastrutturali utili a consentire una reale integrazione sociale e migliorare l'accessibilità dell’area”. È prevista infine la realizzazione di spazi per attività ricreative, culturali, sociali, nonché aree verdi destinate al quartiere. La realizzazione delle nuove case - per le quali il finanziamento stimato è di circa 28 milioni di euro - è "subordinata allo spostamento degli attuali residenti presso altro sito e alla messa a disposizione delle aree".

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