Lamezia Terme – Sono trascorsi mesi dall’alluvione che tra il 20 e 21 ottobre si è abbattuta nel lametino, provocando danni ingenti nel sistema viario e negli insediamenti agricoli di tutto il comprensorio. Ma – nonostante lo stanziamento di fondi e la dichiarazione di stato di emergenza da parte del Governo – i disagi e la condizione di isolamento restano. Strade dissestate, collegamenti interrotti, soprattutto per quanto riguarda le arterie provinciali. Alcuni interventi sono in corso come sul ponte di Guarna, nel comune di San Pietro a Maida, ma permane in sostanza uno stato di grave criticità che provoca difficoltà enormi nella gestione della vita quotidiana di centinaia di residenti, di operatori commerciali, di famiglie. Soprattutto a Jacurso, piccolo centro interno, la preoccupazione è forte soprattutto per la numerosa popolazione anziana e le difficoltà in caso di emergenze legate alla salute.
“Questo vasto comprensorio – spiega il sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà – vive da mesi una condizione di disagio insopportabile. Alcuni provvedimenti sono stati adottati dalla Regione, dalla Provincia ma non basta. Serve uno sforzo ulteriore in termini pratici, ecco perché mi appello alla sensibilità del prefetto affinché convochi tutte le istituzioni attorno a un tavolo per un confronto finalizzato a recuperare le soluzioni necessarie a riportare serenità nei nostri borghi”.
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