Si apre il sipario sipario sulla 20esima edizione del Presepe Vivente di Panettieri

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Panettieri (Cosenza) - Si è aperto il sipario sulla 20esima edizione del Presepe Vivente di Panettieri dal titolo “Il Pane dal Cielo”. Le prime due giornate hanno visto molti visitatori, provenienti da tutta la regione, varcare i cancelli del grande teatro a cielo aperto della Calabria.

Un percorso lungo e affascinante che riporta indietro le lancette del tempo e proietta il visitatore in una dimensione lontana oltre 2000 anni, ponendolo al centro dell’evento che ha cambiato le sorti dell’umanità con la nascita del Messia, il Bimbo Divino concepito per opera dello Spirito Santo dalla Vergine Maria. Così inizia il viaggio nei luoghi tra la Galilea e la Giudea, fino ad arrivare nella piccola Betlemme. Ad indicare la giusta strada a chi ha percorso chilometri e chilometri per assistere a questo spettacolo fuori dal tempo, c’è il narratore del tempo, interpretato da William Gatto, attore e regista della rappresentazione 2024, insieme ad altri 5 attori del Parco Culturale Tommaso Campanella, che, con suadenti parole, pronunziate tutte rigorosamente in rima baciata, invita il gruppo di curiosi viaggiatori ad entrare in questa macchina del tempo. Ed ecco subito contadina (l’attrice Ida Murianni) che con fare gentile, si confonde quasi con la natura circostante e dà l’abbrivio al percorso dei visitatori. Il pastore Benino, pastore dormiente secondo la tradizione e interpretato da Pierguseppe Maggi, riposa lungo un ruscello e, non si sa se ebbro o in preda al delirio, farfuglia frasi che inneggiano al piacere del bere e del vino. E si prosegue incontrando altri personaggi un po’ bizzarri come lo sciamano della cabala ebraica e le sue strane ricette per la cura di malattie e risoluzione di vari problemi, i cui panni sono indossati da Giuseppe Longo. Fra storia e tradizione popolare con i cibi tipici del luogo, il giro in queste antiche città riprodotte e addobbate nei minimi dettagli grazie all’arte dello scenografo Gabriele Ferrari, porta a scoprire decine e decine di botteghe o postazioni dove si trovano i tantissimi figuranti che compongono il cast di questa gigantesca rappresentazione.

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Prima di arrivare alla fredda capanna, dove Maria dà alla luce il piccolo Gesù e Giuseppe tenta di dare loro conforto, calore e protezione amorevole, si trovano sul cammino Erode il Grande, ovvero Pierpaolo Federico, che celebra narcisisticamente la propria potenza e medita aiutato da un buon calice, la strage di tutti i nati sotto i due anni, per uccidere il Re dei Giudei e i Magi, tra cui l’attore Alessandro Massimilla (Gaspare), il parroco di Panettieri don Gregorio (Baldassarre) e Gregorio Frangipane che raggiungeranno il Bambino seguendo la Stella Cometa portando doni preziosi e sfuggendo agli inganni del prefido Re.

“A proposito – affermano gli organizzatori - una menzione speciale per i 140 figuranti la cui disponibilità e passione per questo evento, è il vero motore della rappresentazione che ogni anno viene riproposta. Senza di loro il Presepe Vivente non potrebbe andare in scena. La novità assoluta di questo Presepe che celebra il Pane dal Cielo, ovvero il Figlio di Dio, è la presenza della Sinagoga. Un luogo affascinante contenente anche molti oggetti caratteristici come i Menorah e la Torà il testo sacro che, come spiega ad ogni visitatore la Rabbina Barbara Aiello, primo rabbino donna in Italia, si legge da destra verso sinistra. E la Aiello ci proietta nel mondo ebreo parlando di “Gesù che era un ebreo e viveva osservando quelle leggi e pregando i templi come questo che abbiamo ricostruito qui a Panettieri”. Un segno importante voluto dagli organizzatori, ovvero l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco ottimamente presieduta da Mario Gentile, per riproporre il tema, più che mai attuale, del dialogo tra cristiani ed ebrei, uniti proprio da questo evento che cambiò la storia del mondo. Ed ora avanti con la prossima messa in scena. Si replica domenica 29 dicembre, sempre con la stessa intensità emotiva e suggestiva arte interpretativa”.

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