Catanzaro - Dopo due giorni di discussione all'interno della commissione Affari sociali alla Camera, si avvia verso una soluzione positiva la vicenda del blocco delle assunzioni in un primo tempo contenuto nel decreto Calabria. Ieri sera, infatti, nel corso della discussione parlamentare, che precede la conversione in legge del decreto approvato dal Governo per introdurre norme speciali per la sanità calabrese, è stato approvato un emendamento che prevede la possibilità di procedere con le assunzioni in tutte le regioni in regime di Piano di rientro, Calabria inclusa dunque. L'emendamento è frutto di un acceso dibattito fra maggioranza e opposizioni. Sia Pd che Forza Italia, infatti, hanno presentato più emendamenti finalizzati a escludere il blocco del turn over dal decreto. Su questa linea, alla fine, si è ritrovato anche il movimento 5stelle.
Alla notizia dello sblocco del turnover, arrivano le inevitabili reazioni dal mondo politico.
Siclari (FI): "Sblocco assunzioni vittoria di FI"
“Sono soddisfatto che sia stato approvato lo sblocco delle assunzioni, perché questo vuol dire che tutte le battaglie portare avanti fino a oggi insieme al mio partito non sono state vane. È un risultato importante ottenuto dopo mesi di continue denunce che hanno portato il Governo a dover necessariamente affrontare di petto l’emergenza sanitaria in Calabria. Questo è un passo che conferma che la buona politica esiste e che anche dai banchi di opposizione si può fare e tanto”. Parla di "risultato storico targato Forza Italia" il senatore Marco Siclari in merito all'emendamento che permetterà i turn-over nella sanità calabrese nonostante il commissariamento. “Per convincere il Governo dell’emergenza sanitaria in Calabria - spiega - ho prodotto, a nome del partito che rappresento in Commissione Salute e a nome di tutti i miei cittadini calabresi: 92 comunicati stampa, 20 interrogazioni (le ultime 2 depositate oggi), 11 interventi in aula, e continue audizioni in Commissione Salute (dove sono il Capogruppo) dove abbiamo portato sia Scura sia Oliverio sia il Ministro Grillo, sia il sottosegretario Coletto. Sono soddisfatto per adesso. Sono orgoglioso - aggiunge - di aver aiutato i calabresi insistendo sul nostro “diritto alla salute. Dopo 10 anni, finalmente si sblocca il #turnover. Sono il calabrese più felice al mondo. Adesso - conclude - dalla commissione vigilerò affinché vengano fatti i concorsi”.
Lega: “Grande soddisfazione per lo sblocco del turnover su assunzioni in sanità”
“Esprimiamo grande soddisfazione per lo sblocco del turnover sulle assunzioni in sanità voluto dalla Lega per tutte le regioni come previsto in un nostro emendamento al Decreto Calabria. Ringraziamo la relatrice per aver accolto la nostra proposta e il Mef per aver accolto la nostra richiesta affinché l'erogazione dei Lea fosse a beneficio di tutti e non solo per la Regione Calabria come proposto dal M5S. La Lega ha proposto questa estensione perché il problema della carenza cronica di personale sanitario è strutturale e diffuso in tutte le regioni ed è necessario dare a tutte questa opportunità". Così i deputati della Lega in Commissione Affari Sociali della Camera: Massimiliano Panizzut (capogruppo), Rossana Boldi (vicepresidente), Arianna Lazzarini (segretario), Guido De Martini, Sara Foscolo, Alessandra Locatelli, Paolo Tiramani e Edoardo Ziello. "Abbiamo inoltre proposto un sub emendamento a tutela delle Regioni - aggiungono - e nel rispetto del ruolo che esse rivestono in termini di responsabilità sul buon andamento della sanità nei confronti dello Stato. Il gruppo della Lega in Commissione Affari sociali ha deciso di porre l'attenzione sull'incostituzionalità della proposta della relatrice sulla revisione dei criteri di selezione dei dirigenti sanitari vista la preannunciata intenzione del M5S di togliere a tutte le regioni, e non solo a quelle in dissesto, la responsabilità di nomina".
Bruno Bossio (Pd): “Ci siamo battuti fortemente per sopprimere il comma che prevedeva il blocco del turnover generalizzato”
"Alla Camera ci siamo battuti per la bocciatura del 'decreto sanità' che il Governo ha emanato per estendere i poteri straordinari e sostitutivi della gestione commissariale del servizio sanitario calabrese. Una cura che aggrava la malattia della sanità calabrese determinata da 10 anni di commissariamento". Così, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Un decreto - aggiunge - che la Camera avrebbe dovuto dichiarare incostituzionale. Per quanto ci riguarda, nonostante le forze della maggioranza di governo hanno inteso andare avanti con la consapevolezza di operare una pesante forzatura istituzionale, non abbiamo scelto la via dell'aventino ma abbiamo presentato una molteplicità di emendamenti per tentare di orientare quanto più possibile la finalità del provvedimento verso il rispetto e la garanzia del diritto alla cura della salute del cittadino e sottrarla alla bramosia di potere del movimento 5stelle". "In coerenza con quanto richiesto dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in sede di audizione in commissione parlamentare - dice ancora Enza Bruno Bossio - ci siamo battuti fortemente innanzitutto per sopprimere il comma che prevedeva il blocco del turn over generalizzato. È di notevole importanza il fatto che almeno su questo punto come forze di opposizione parlamentare abbiamo ottenuto il via libera dello sblocco del turnover per le regioni in Piano di rientro al fine di garantire gli standards di sicurezza delle prestazioni sanitarie e la erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Naturalmente il risultato positivo su questa problematica non ci fa cambiare idea su questo 'decreto monstre'. Continueremo, pertanto, a svolgere la nostra opposizione in ogni sede istituzionale preposta".
Misiti (M5S): “Sblocco turnover è vittoria dei cittadini”
"Da quando sono stato eletto alla Camera e mi sono messo al servizio dei miei corregionali, sapendo che ciò ha un tempo determinato e definito, ho cercato di capire il modus operandi della politica nazionale e di chi, pur essendo stato eletto come rappresentante temporaneo dei cittadini, dichiara che il suo lavoro principale si svolge presso la Camera, ergo non rappresenta il popolo per servizio, ma pretende di vivere ad vitam sulle spalle dei cittadini che gli hanno dato 'fiducia'". È quanto afferma, in una nota, il deputato del M5s, Massimo Misiti. "Ho visto e capito - prosegue Misiti - che un emendamento bocciato in commissione, poi ripresentato in aula pur sapendo che verrà bocciato, serve solo per far parlare di sé, per mantenere alte le aspettative di chi dà fiducia con il voto ad un rappresentante che vede vacillare le proprie credenziali. Ed allora si gioca a fare la politica dell'assistenzialismo, quella che crea aspettative di posti di lavoro, quella che innesta la speculazione dell'assistenza politica' pre-elettorale e quindi del precariato, vicina ad un determinato colore politico, e che, poi, illude le persone su stabilizzazioni a tempo indeterminato. Ma le ferite più grandi le produce chi dice bugie, falsità sul percorso sanitario. Chi alimenta in modo molto poco corretto, con dichiarazioni false e bugiarde, di essere l'artefice di risultati sconvolgenti ed eclatanti per chi sta male e ha bisogno di cure". "La Calabria, è evidente a tutti - sostiene il parlamentare - vive oggi il suo peggior momento nell'assistenza sanitaria. Libri, articoli di giornali, inchieste della magistratura da anni denunciano la cattiva gestione della sanità calabrese, da oltre un decennio commissariata con governi di centro destra e/o di centrosinistra. Si è più volte accusato lo scandalo di amministratori che hanno violato la legge per interessi privati e/o legati al favore da restituire a qualcuno, e, molto spesso, le condanne non hanno escluso i condannati dalla possibilità di riorbitare intorno al pianeta sanità. Il 15 maggio del 2019 in commissione Affari sociali alla Camera è stato approvato, nel decreto Calabria, un emendamento che permetterà lo sblocco del turnover delle professioni sanitarie, e, quindi, creerà la possibilità di riaprire le assunzioni, e si apporteranno miglioramenti alle strutture sanitarie. Ma, oggi, qualcuno si assume meriti che non gli appartengono. A vincere alla fine di questo iter non sarà il singolo deputato, quello che si proclama oggi artefice di successi da addivenire, ma i miei corregionali che avranno la possibilità di curarsi in Calabria". "La vittoria è ed appartiene ai cittadini calabresi - sottolinea Misiti - che hanno avuto il coraggio di dare una svolta il 4 marzo dello scorso anno sfiduciando la vecchia politica. È una vittoria del movimento 5Stelle che si è fatto carico di portare ed illustrare in commissione, dov'è stato approvato, un decreto che è perfettibile e perfezionabile e che dovrà esser approvato dall'assemblea. Essere sulla buona strada significa aver scardinato un sistema politico amministrativo affaristico che ha dominato la Calabria e che non si vuole arrendere alla volontà di cambiamento della mia terra. La soluzione è vicina e spero che i cittadini calabresi guardino alla politica con più fiducia, ripudiando i venditori di fumo attori di un mondo che ormai non c'è più".
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