Sanità, decreto del commissario Occhiuto: via libera al piano di sorveglianza contro il virus "Febbre del Nilo"

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Catanzaro - Via libera al “Piano di Sorveglianza e risposta ai virus della West Nile e Usutu in Regione Calabria - anno 2024”. Con decreto del commissario ad acta alla sanità calabrese, Roberto Occhiuto, la Cittadella predispone, in ossequio alle disposizioni ministeriali, il piano per contrastare il virus, conosciuto anche come febbre del Nilo, che può avere diversi sintomi simili all’influenza (tra cui febbre e cefalea, ma anche nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei), ma può anche svilupparsi in una forma neuro invasiva, decisamente più grave e che può portare alla morte, o al ricovero. L’ultimo bollettino dell’Iss (Istituto superiore di sanità) sui virus West Nile e Usutu riporta un totale di 99 casi in Italia da inizio maggio 2024. Nella settimana dall’8 al 14 agosto i nuovi casi confermati sono 47, in crescita rispetto ai 24 (+23) della settimana 1-7 agosto. Nella mappa delle province ad alto rischio per la diffusione del West Nile figurano i territori di Crotone e Cosenza. Nelle province del Cosentino e del Crotonese il virus ha circolato in passato, nel 2011, e nel corso del 2022 si sono avuti due focolai in allevamenti avicoli rurali. Anche nel corso del 2023 e del 2024 sono stati accertati alcuni focolai. Mentre le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria sono classificate a basso rischio in quanto il virus non ha mai circolato, ma "le caratteristiche eco-climatiche sono favorevoli per la circolazione virale".

Il virus West Nile è un tipo di infezione che viene trasmessa dalle zanzare comuni, denominate "Culex". La puntura di zanzara è il veicolo del virus, che però può nuocere gravemente solo l’1% della popolazione, soprattutto anziani e persone più deboli, magari con malattie pregresse. Nella maggior parte dei casi le persone infette non mostrano sintomi, ma quando si sviluppa una malattia neuro invasiva – esempi possono essere meningite o encefalite  – le condizioni del paziente possono aggravarsi e portare anche alla morte. Questo tipo di virus non si trasmette da uomo a uomo e la zanzara che punge il malato non si infetta. L’incubazione può variare dai 2 ai 14 giorni, al massimo 21. Nel dubbio è sempre bene rivolgersi al medico. Attualmente sono 4 i morti totali per West Nile in Italia: due in Veneto, uno in Emilia Romagna e uno in Friuli Venezia Giulia.  Anche l’Usutu virus si trasmette tramite la puntura della zanzara comune, quella che nei nostri territori è normale trovare perché è endemica. I sintomi sono molto simili a quelli del West Nile, anche se si tratta di un virus più raro. Il primo caso è stato registrato a Modena.

Bruno Mirante

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