“No a droga, alcol e bullismo. Sì alla vita”: a Lamezia incontro educativo per gli studenti della Pitagora

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Lamezia Terme – Importante incontro formativo martedì 15 aprile, nell’auditorium della secondaria “Pitagora”, dal titolo “No droga, no alcol, no bullismo e cyberbullismo. Sì alla vita”, rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado. L’iniziativa, di grande valore educativo, alla terza edizione, è stata promossa da Sebastiano Senese, presidente del Gruppo Intercomunale AIDO “Letizia Senese” e dell’Associazione Culturale “P.G. Frassati” di San Pietro a Maida. Ha visto la partecipazione del Dirigente Scolastico, Giuseppe De Vita, che ha aperto i lavori con un saluto agli ospiti e agli studenti, sottolineando l’importanza di promuovere tra i giovani la cultura della legalità, della prevenzione, del rispetto della vita e della necessità di “superare” ogni tipo di dipendenza, compresa quella dell’uso del telefonino.

Concetti ripresi da Sebastiano Senese, graditissimo ospite alla Pitagora, che ha parlato di solidarietà e dell’importanza della donazione di organi, promuovendo una cultura di responsabilità e altruismo. “La migliore prevenzione dall’uso di alcool e droghe è quella di non iniziarne proprio l’uso. Bisogna volersi bene, amarsi, stare distanti da tentazioni pensando ai risvolti negativi”. “La droga giova solo a chi la commercia, seminando lutti e distruzione”.

Protagonisti dell’incontro sono stati i rappresentanti della Comunità Terapeutica “Fandango” di Lamezia Terme, realtà impegnata nel recupero di ex-tossicodipendenti. I giovani ospiti della comunità hanno offerto ai ragazzi toccanti testimonianze personali, raccontando le difficoltà vissute, il percorso di rinascita e la speranza ritrovata. Un momento di grande impatto emotivo, che ha contribuito a far comprendere ai ragazzi il valore delle scelte consapevoli e della resilienza. Coinvolgente testimonianza, tra le altre, quella di Amedeo che ha intonato una canzone, suonando la chitarra, usando le parole pronunciate dai ragazzi nelle loro riflessioni e nelle loro domande. Tra i relatori Angelina Ianchello, assistente sociale della Comunità “Fandango”, che ha approfondito gli aspetti psicologici e sociali della tossicodipendenza, spiegando il funzionamento delle Comunità e l’importanza di queste sui territori, offrendo spunti preziosi per la prevenzione, sottolineando come sia faticosa la strada del recupero e quanto sia necessario saper dire di no al gruppo che ci incita all’imitazione, al consumo di droghe o alcool. Il dirigente De Vita, dopo avere ringraziato tutti i presenti e la professoressa Elena Quattrone,  referente dell’iniziativa, ha sottolineato come queste consuete occasioni di incontro con le associazioni del territorio  siano  momenti altamente formativi, capaci di sensibilizzare i ragazzi su tematiche fondamentali per la loro crescita personale e sociale.

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