Lamezia Terme - Parte da oggi, 17 giugno, la Maturità 2020 che verrà sicuramente ricordata come quella svolta 'ai tempi del coronavirus'. Un esame di Stato inedito con una nuova forma: niente più scritti ma solo un colloquio orale (in presenza a scuola), nel rispetto di un protocollo di sicurezza. Un traguardo che rimarrà indelebile nella memoria di ogni studente che, quest’anno, tocca ai ragazzi del 2001. Abbiamo, per l’occasione, raccolto le impressioni di alcuni maturandi. Per loro, il rimpianto maggiore resta quello di non aver potuto vivere gli ultimi mesi delle superiori insieme ai propri compagni di classe. I ragazzi entreranno in aula uno alla volta e in orari prestabiliti. Qualcuno è accompagnato dai genitori o da qualche amico, chi anche dalla nonna. Inoltre, gli accompagnatori, se richiesto, dovranno anche fungere da testimone durante l’esame.
“Tornare a scuola, seppur solo per gli orali, è un modo per salutare qualcuno dei miei amici e i professori prima di intraprendere una nuova strada” ci dice Paola. I ragazzi in queste settimane si sono preparati al meglio ripetendo il programma svolto quest’anno: “i professori ci hanno dato consigli e metodi per poter studiare al meglio e dare il massimo” racconta un’altra maturanda. Tra le maggiori difficoltà incontrate, aggiunge: “la ripetizione con i professori, il confronto con gli altri alunni e più di tutte il fatto che non abbiamo avuto modo di simulare l’esame”. Qualcuno mostra, invece, soddisfazione per la nuova forma di esame: “rispetto agli anni scorsi ci è andata meglio perché non dobbiamo svolgere gli esami scritti ma sotto altri punti di vista, peggio, perché dobbiamo parlare un’ora di tutto, conoscendo le tematiche da affrontare ma senza sapere quale ci capiterà”.
Alcuni sono preoccupati anche per come gli altri potrebbero etichettarli: “saremo ricordati come i ragazzi dell’esame di Stato ai tempi del coronavirus” dice Andrea. “Verremo presi ‘in giro’ perché magari non abbiamo fatto gli esami scritti. Le persone penseranno che ci è andata bene perché siamo stati aiutati e non prenderanno sul serio le nostre abilità, sia quelle che già avevamo ma anche quelle che abbiamo potuto sviluppare in questi mesi di Dad (didattica a distanza)”, evidenzia un’altra maturanda.
Tra didattica a distanza, webinar e videoconferenze, il mondo della scuola si è dovuto adattare a questa ‘nuova normalità’ con tutta la sua forza. Genitori e alunni, dai più piccoli ai più grandi, in questi mesi di lockdown hanno così sperimentato una nuova forma di studiare e imparare, a distanza. Con il ritorno tra i banchi rimandato, molto probabilmente a settembre, la nuova sfida da superare resta quella degli esami. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nelle scorse settimane aveva infatti annunciato: l’esame di maturità si svolgerà “in presenza, a partire dal 17 di giugno” e, ha precisato, “non abbiamo voluto togliere agli studenti un momento così importante”. Un momento che sancisce il passaggio all’età adulta, una tappa essenziale per il futuro delle nuove generazioni.
Le norme da seguire
Gli studenti, dopo lo stop forzato di marzo, torneranno in classe, in modo ordinato senza creare assembramenti. Ad esempio, tutti dovranno indossare la mascherina, sia professori, che studenti che il personale, ma il candidato potrà toglierla durante il colloquio purché sia seduto alla giusta distanza dalla commissione, quindi almeno due metri. Inoltre, agli studenti (e ai commissari) non verrà misurata la febbre ma gli basterà produrre un’autocertificazione che attesti l'assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Nessun obbligo, invece, all’utilizzo dei guanti. Secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall'istituto). Gli studenti, inoltre, potranno arrivare circa 15 minuti prima del proprio esame e dovranno andare via immediatamente terminata la prova.
Il colloquio orale è essenzialmente suddiviso in cinque parti: discussione di un elaborato concernente le materie di indirizzo, consegnato preventivamente ai docenti; discussione di un testo di letteratura italiana proposto dalla commissione; analisi multidisciplinare su un argomento scelto dalla commissione; esposizione dell’esperienza di alternanza scuola lavoro; accertamento delle conoscenze in merito alla cittadinanza e alla costituzione italiana.
Ramona Villella
© RIPRODUZIONE RISERVATA