Lamezia, servizio di Striscia su ex opificio di Sant'Eufemia: minacce anche a presidente del consiglio Nicotera - Reazioni

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Lamezia Terme - “Vado nell’ufficio di Giancarlo Nicotera perché mi sta rompendo i c. . Non ci vuole niente che mi armo, vado lì e l’ammazzo”. È uno dei passaggi del servizio andato in onda giovedì sera a Striscia la notizia dedicato all’ex opificio di Sant'Eufemia. La minaccia è rivolta contro il presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera che da anni denuncia lo stato di abbandono dell’ex opificio del quartiere a Lamezia sud dove un privato, su suolo regionale, ha di fatto creato una vera e propria discarica con rifiuti speciali inquinanti che nei giorni scorsi è stata oggetto anche di un intervento dei carabinieri. Tuttavia, nella serata di giovedì 20 febbraio le telecamere di “Striscia la Notizia” (qui il servizio completo) hanno fatto un “blitz”, sorprendendo l’uomo che, oltre a minacciare Nicotera per il suo “interessamento” evidentemente poco gradito, ha palesato un chiaro ed evidente atteggiamento ostile nei confronti dell’inviato di Striscia, asserendo di avere i permessi per utilizzare il sito. Precedentemente, però, vi era stato l’intervento dei carabinieri e la denuncia del 31 gennaio scorso della procura nei confronti dell’uomo, per il reato di attività di raccolta, trasporto e recupero rifiuti, in mancanza di autorizzazioni. Il presidente del Consiglio comunale Nicotera, dopo l’accaduto ha sporto denuncia.

A. C.

Reazioni

Patto Sociale e Nuovo CDU: “Piena solidarietà al Presidente del Consiglio comunale”

Il movimento civico Patto Sociale e il direttivo del Nuovo CDU esprimono “la propria piena solidarietà al Presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, oggetto di gravi minacce di morte in diretta televisiva per il solo fatto di aver portato avanti, con coerenza e determinazione, una battaglia di legalità e tutela del territorio. Nicotera si batte da anni per la riqualificazione dell’ex opificio di Sant’Eufemia, diventato una vera e propria discarica abusiva con gravi ripercussioni ambientali e sulla salute pubblica. In questi anni, ha presentato numerosi esposti e richieste d’intervento, rivolgendosi anche alla Regione, che tuttavia, fino a oggi, non ha ancora dato risposte concrete. Quanto accaduto è un fatto di inaudita gravità: un amministratore pubblico, che si impegna per il bene della comunità, non può e non deve essere bersaglio di intimidazioni e violenze verbali. Nicotera ha sempre dimostrato di essere un uomo delle istituzioni, attento ai bisogni della città e capace di prendere posizione su temi cruciali. Il suo impegno è espressione di una politica che non arretra di fronte alle illegalità e alle ingiustizie. Le parole pronunciate contro di lui nel servizio andato in onda su “Striscia la Notizia” rappresentano un attacco non solo alla sua persona, ma a tutti coloro che credono in una politica fatta di trasparenza, rispetto delle regole e interesse collettivo. Non possiamo accettare che la violenza, anche solo verbale, diventi un metodo per tentare di fermare chi opera per il bene comune. Come Patto Sociale e come direttivo del Nuovo CDU, ribadiamo con forza che non saranno le minacce a fermare la battaglia per la legalità e la giustizia. La Calabria appartiene ai calabresi onesti, a chi lotta per il progresso e la dignità della propria terra, e non a chi pensa di poterla sopraffare con azioni intimidatorie. È essenziale che le istituzioni competenti diano finalmente risposte concrete a questa lotta per la legalità, affinché il lavoro di chi si impegna per il bene comune non venga ignorato”.

Gigliotti (Italia Nostra): “Combattere l'illecito e l'illegale non può essere un optional”

“Esprimo tutta la solidarietà all'avvocato Giancarlo Nicotera per le minacce ricevute. Combattere l'illecito e l'illegale non può essere un optional. Metterci la faccia e rischiare di persona non è consentito. Un'area demaniale di oltre 30.000 mq, di proprietà regionale, è divenuta teatro di reati ambientali, con violazioni di norme previste dal Testo Unico Ambientale e dal codice penale, in riferimento alla gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi e deturpamento e uso illecito di beni di interesse culturale e paesaggistico. Era ed è del tutto intollerabile che un’opera pubblica, costata 9 miliardi di vecchie lire di fondi europei e nazionali, che doveva divenire la più importante raffineria di olio d’oliva della Calabria a sostegno dello sviluppo agricolo e rurale, con macchinari assai innovativi, con diversi edifici e con un binario che portava direttamente alla stazione centrale, anziché essere fonte di sviluppo economico sano, sia invece diventata quello che è diventato. È una battaglia che noi abbiamo condiviso e che continuiamo a fare”. Lo dichiara Giuseppe Gigliotti di Italia Nostra Lamezia Terme.

De Biase e Conte: "Indignazione e sdegno"

"Esprimiamo, a nome della nostra intera comunità partitica di Forza Italia, la nostra più sentita e profonda solidarietà al Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, in seguito alle inqualificabili minacce che ha ricevuto. Tali attacchi non possono che suscitare indignazione e sdegno, poiché non trovano e non possono trovare alcuna giustificazione in una società democratica e civile. Abbiamo seguito con attenzione quanto riportato dal programma “Striscia la Notizia” il 20 febbraio 2025, che ha evidenziato la drammatica condizione dell'ex opificio nel quartiere di “Lamezia Sud”, area destinata a diventare un polo di sviluppo e di opportunità occupazionali, ma che oggi è ridotta ad un deposito di rifiuti speciali inquinanti. L’auspicio è che possa diventare, grazie alle istituzioni preposte, un luogo di crescita e sviluppo per il territorio, all’insegna della legalità e della correttezza. La nostra vicinanza al presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, è totale, immutabile e incondizionata", così Salvatore De Biase di FI e Antonio Conte FI giovani.

Tassone (Nuovo CDU): "Minacce sfregiano la società civile"

"A Giancarlo Nicotera presdente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, va la vicinanza umana e politica  per l'aggressione subita nel corso di un servizio televisivo. Quelle minacce gravissime fatte a una perbene che fa il suo dovere  sfregiano la società civile. Non si tollera che chi viola legge manifesti propositi di violenza nei confronti di chi si batte per la legalità. Le solidarietà  hanno senso se c'è la volontà perché la legge sia fatta rispettare da chi ha responsabilità e si rompano le barriere del silenzio che non sono più tollerabili". E' quanto si legge in una nota di Mario Tassone  Segretario Nazionale Nuovo CDU.

Solidarietà della Dirigente scolastica dell’IC Gatti-Manzoni-Augruso 

“A nome della Comunità scolastica che rappresento, esprimo solidarietà al presidente del Coniglio comunale di Lamezia, Giancarlo Nicotera, per le minacce subite”. La dirigente scolastica dell’IC Gatti-Manzoni-Augruso rivolge parole di solidarietà e vicinanza al presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, il quale è stato bersaglio di gravi minacce in diretta televisiva per via del suo impegno volto alla riqualificazione dell’ex opificio di Sant’Eufemia, diventato una vera e propria discarica abusiva. Tra le manifestazioni di sdegno verso il riprovevole gesto vi è il messaggio della preside Antonella Mongiardo: “Le parole pronunciate contro il Presidente Nicotera sono da censurare sempre e comunque, a prescindere dalla persona a cui siano indirizzate, ma sono ancor più gravi se rivolte ad un rappresentante delle istituzioni che si impegna nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica. La scuola è un avamposto di civiltà, impegnata in prima linea nell’educare gli studenti ai valori della legalità, al rispetto del bene pubblico e dell’altrui dignità. Una minaccia, sotto qualsiasi forma, è un atto di violenza, una manifestazione inaccettabile di inciviltà, dinanzi alla quale non possono restare indifferenti le coscienze di chi dedica quotidianamente il proprio impegno all’educazione dei giovani e alla costruzione della cittadinanza attiva”.

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