Lamezia, giaciglio di clochard in centro città: l’appello di residenti ed esercenti per risolvere situazione di degrado sociale

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Lamezia Terme - Una zona centrale della città trasformata in giaciglio di clochard. Questa situazione di degrado sociale, più volte segnalata da cittadini, si presenta ormai da tempo in via Antonio d’Ippolito. Si tratta di almeno cinque persone che trovano riparo sotto la galleria dove hanno messo su la loro “casa”. Qualcuno chiede l’elemosina nei vicini locali, altri vagano per la città. I senzatetto al calar della sera ritornano sotto il portico e li sistemano i loro letti di cartone con qualche coperta per affrontare le fredde notti e ogni mattina, prima di allontanarsi, arrotolano il tutto insieme ai pochi effetti personali e indumenti lasciando resti di cibo, bottiglie e spazzatura nella zona.

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Da qui l’appello di residenti ed esercenti per una questione divenuta, dichiarano: “insostenibile”. Il titolare di un’attività commerciale ritiene “non più accettabile tale situazione sia a causa delle allarmanti condizioni igienico sanitarie che per la sicurezza di clienti e residenti”. Si appella pubblicamente, dunque, alle autorità competenti - come già fatto in precedenza ma senza successo - al fine di risolvere la questione.

Medesima situazione anche in altri luoghi della città come del parco Mastroianni dove persone appartenenti al mondo degli “invisibili” ne fanno la loro dimora. Nella zona - denunciano ancora - un odore nauseabondo, un alto rischio igienico-sanitario e possibili pericoli soprattutto per i bambini che frequentano o passano dal parco. Nella zona è presente, infatti, anche una scuola. Dall’altro lato, uomini e donne che vivono in condizioni di estrema povertà e disagio. I più fortunati vengono a volte aiutati da associazioni e volontari. Altri non si lasciano avvicinare. Una situazione, quindi, non più accettabile per cittadini e titolari delle attività della zona così come deve essere accettabile che nel 2025 persone, tra loro anche giovani, possano vivere in mezzo alla strada senza un posto dignitoso dove rifugiarsi accontentandosi del poco cibo racimolato durante la giornata. Un accorato appello viene infine rivolto a chi di competenza per aiutare queste persone e ridare decoro alla zona.

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