Lamezia, riflessione del vescovo emerito Rimedio: “In tutta la storia dopo Dio vi è l’uomo”

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Lamezia Terme - "È opportuno rintracciare quanto concretamente concorre al suddetto valore. Vengono in mente l'accoglienza, il dialogo e lo sviluppo. Occorre per l'accoglienza una sentita sensibilità verso i problemi del prossimo, un particolare sentimento di solidarietà. Non si può umanizzare se non si avverte il prossimo come un altro sè stesso. L'accoglienza ha una connotazione di spiccata umanità e d'impronta cristiana" parte così la riflessione del Vescovo emerito della Diocesi di Lamezia Terme, monsignor Vincenzo Rimedio..

"Qual è il senso dell'invito di Gesù? «Venite a me, voi tutti che siete stanchi oppressi, e io vi darò ristoro». Il Verbo di Dio - prosegue - fattosi uomo, allo scopo di sollevare le incerte e sofferte sorti umane sia spirituali che di riflesso materiali. E alcuni suoi discepoli, ricchi di carità cristiana, hanno dato vita a strutture provvidenziali, come il Cottolengo a Torino, le Dame della Carità sorte per opera di San Vincenzo de' Paoli, le Case della Carità fondata dal Beato Don Francesco Mottola, e l'opera Giovanni XXIII di Don Benzi, citazioni che si assommano a tante altre lungo il tempo. L'umanizzazione raggiunge un esito con il dialogo, che può stabilire vicinanza e caduta di pregiudizi, inoltre offre l'occasione di comprendere l'altro e anche di comprendersi".

"Lo scopo del dialogo - sottolinea - è questo: di unire secondo un'appropriata sua definizione: "sintesi dei distinti, convergenza degli opposti". La sintesi dei distinti comporta la diversità; la convergenza degli opposti connota un'attenuazione dell'opposizione. Un esempio di altissimo dialogo è stato quello «del Verbo di Dio che si è fatto carne per venire ad abitare tra gli uomini». E il Vangelo trascrive i contenuti del dialogo del Figlio di Dio e del Figlio dell'uomo, irradiante luce sulle ombre e soprattutto sulle tenebre del mondo".

"Qualche parola sullo sviluppo della persona umana, che è dotata di razionalità, di libertà e di responsabilità. La razionalità fa dell'essere umano un ricercatore della verità: su Dio, sulla realtà del passato e del presente; la libertà comporta un itinerario di ricerca del bene, per il quale la persona è stata creata da Dio; la responsabilità è doveroso esercitarla nei confronti della propria incomparabile dignità, unica nell'ambito di tutto il creato. In tutta la storia dopo Dio, vi è l'uomo!".

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