Lamezia, presentato libro "Musica Concentrazionaria" di Pasquale Scaramuzzino

libro_1b365.jpg

Lamezia Terme - "Si è svolta Sabato 8 febbraio 2025 alle ore 18.30,  presso la libreria UBIK di Lamezia Terme,  la  presentazione del libro di Pasquale Scaramuzzino “Musica Concentrazionaria”. Alla presentazione hanno partecipato l’Assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme  Annalisa Spinelli, il critico letterario Tommaso Cozzitorto, Nella Fragale della casa editrice Grafichè. Ha moderato l’incontro la giornalista Maria Chiara Caruso" è quanto si legge in una nota.

"Dopo le presentazioni della Caruso e l’introduzione dell’editrice Fragale - precisano - ha preso la parola Pasquale Scaramuzzino, raccontando le motivazioni di questo lavoro, da ricercare soprattutto nei tanti seminari svolti su questa tematica nelle scuole e in altri spazi culturali, e nella necessità di raccontare alle nuove generazioni l’ascesa dei totalitarismi e le loro conseguenze devastanti, esaminando il ruolo della cultura e dell'arte come strumenti di potere e controllo, con una attenzione particolare è dedicata alla Shoah, per arrivare poi al tema della "musica concentrazionaria", analizzando il suo ruolo come espressione di resistenza, memoria e umanità nei contesti più disumani. Lodevole l’intervento del prof. Cozzitorto che ha analizzato e approfondito il modo in cui il libro affronta la parte storica del nazismo e  alcuni elementi chiave, come gli eventi, i personaggi e il contesto della Germania dopo la prima Guerra Mondiale".

"A seguire le parole della dottoressa Spinelli, che - informano -  si è soffermata sul valore culturale delle narrazioni che affrontano questi argomenti, in quanto  contribuiscono a dare  alla collettività una riflessione critica per la comprensione delle dinamiche sociali e politiche che hanno segnato il XX secolo, e su come la città sia un vero e proprio  laboratorio della scrittura e della lettura, anche grazie a editori come Grafichè che credono in queste tipologie di percorsi. Scaramuzzino ha poi eseguito al pianoforte alcuni brani di musica concentrazionaria, in particolare una Serenata tratta dall’opera Brundibar del compositore ceco di origine ebraica  Hans Krasa, composta  nel ghetto di Terezin nel 1938, il Dachau Lied e il Buchenwalder Lagerlied, e la  ninna nanna “Kolysanka dla synka w krematorium”, che un papà addetto al forno crematorio, trovandosi davanti il corpicino del  suo bambino dai capelli dorati, gli canta un’ultima ninna nanna. Infine  da sottolineare l’intervento del prof. Raffaele Gaetano, presente tra il numeroso pubblico, che ha  tracciato in maniera eccellente una breve analisi su come il nazismo si sia intrecciato con la filosofia e come  alcuni pensatori siano stati coinvolti o abbiano influenzato l’ideologia del Terzo Reich. La presentazione del libro sulla musica nei campi di concentrazione è stata un'esperienza profondamente toccante".

"La serata ha offerto non solo una riflessione storica, ma anche un'immersione emotiva nella forza della musica come strumento di resistenza e speranza in uno dei contesti più drammatici della storia. Le testimonianze, le letture e gli approfondimenti hanno restituito al pubblico presente  il senso profondo di quel legame indissolubile tra arte e umanità, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più estreme". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA