Lamezia Terme - Sarà la cantante americana di origine tedesche Ute Lemper ad esibirsi nel primo dei concerti estivi che si svolgeranno presso l’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia Vetere, previsto per giorno 20 luglio alle ore 21. Voce de “La Sirenetta” di Walt Disney, ma anche cantautrice e straordinaria interprete, appassionata di brani del repertorio anni ’20, la Lemper porterà all’Abbazia una serie di pezzi tratti principalmente dal suo ultimo album “Time Traveller”, di cui ci racconta la storia svelando il proprio universo creativo.
Ѐ stato scritto che il suo Album “Time Traveller”, frutto di un percorso di ricerca durato 23 anni, rappresenti “un punto di svolta nella sua percezione di sé stessa”. In che senso si può dire questo, e com’è cambiata oggi rispetto al passato questa percezione?
"Quest’album mi ha fatto ritornare al mestiere di cantautrice, al mondo e alla musica, e mi sono molto divertita nella fase di raccolta del materiale. All’inizio mi sono appassionata all’avventura di ridare vita a vecchie canzoni scritte nel 2000, riportandole ad un’estetica contemporanea; poi nello scrivere pezzi nuovi, perché sembravano capaci di esprimere in maniera esatta la mia percezione attuale della vita e la mia sensibilità musicale. Alcuni video di “Time Traveller”, che vi invito a vedere, utilizzano la Cutting Edge Technology, e il video di “At the Reservoir” riflette lo spirito della mia vita newyorkese".
Ѐ molto nota la sua passione per il repertorio musicale degli anni ’20. Cosa la affascina di più di quest’epoca?
"Il repertorio di Weimar è diventato la mia identità artistica definitiva a partire dagli anni ’80. Quella musica è un profondo richiamo a prendere coscienza di come si sia evoluta la cultura di Weimar prima che i Nazisti la distruggessero dopo il 1933. Quella precedente a questa data fu un’epoca rivoluzionaria, che non proseguì uguale a sé stessa dopo la guerra. Ma molti dei suoi protagonisti riuscirono ad emigrare a ad arricchire altre culture".
Ci sono riverberi di epoche passate anche nella sua produzione autoriale, come sembra suggerire il titolo del suo nuovo Album? E se sì in che modo oggi si esprimono e si attualizzano?
"“Time Traveller” è tutto incentrato sull’esperienza e sulla relatività del tempo e dello scorrere degli anni. Sento che il mio percorso personale e artistico ha attraversato molte decadi ed epoche, che ci sono stati molti cambiamenti a livello mondiale, politico, culturale, umano. Io osservo e apprezzo, e sento la vita attraversare questi anni con uno spirito diverso. Ho scritto la mia musica in contemporanea ad una nuova autobiografia, ed entrambe si completano a vicenda".
Cosa l’ha ispirata nella stesura dei testi e delle musiche che eseguirà durante la performance all’Abbazia?
"In questa performance comincerò dall’inizio, dagli anni a Berlino durante la Guerra Fredda, dal primo incontro con la musica di Weimar e la cultura che mi identifica come artista. Guardare agli anni ’20 è stato un tentativo interessante negli anni ’80, in una città divisa con così tante ferite. Naturalmente il mio periodo parigino è stato di grande ispirazione e il tuffo nella Chanson francese è stata la mia avventura musicale preferita. Continuerò con la mia produzione da cantautrice, tratta anche dal nuovo disco, che riflette sulla vita da una prospettiva più matura. Ovviamente saranno incluse in scaletta alcune mie canzoni dal “Progetto della Musica dei ghetti”, e alla fine dal mio importantissimo “Progetto Marlene Dietrich”: lì lo show diventerà molto teatrale. Adoro entrare di soppiatto nella pelle di Marlene, ed esplorare i ricordi incredibili che mi raccontò al telefono nel 1987, a Parigi".
Giulia De Sensi
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