Lamezia Terme - Il direttivo dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti” è stato audito nei giorni scorsi dalla IV commissione consiliare “Servizi all'educazione, cultura e sport”, presieduta dalla consigliera Maria Grandinetti, con la presenza degli assessori alla pubblica istruzione Annalisa Spinelli e alle politiche sociali Tonia Rizzo.
L’organismo, istituito dal consiglio comunale nel luglio 2022, da un’iniziativa dell’allora assessore Giorgia Gargano, ha voluto condividere con i componenti della commissione le attività realizzate in quasi tre anni, in sinergia con l’amministrazione comunale, indicando alcune sollecitazioni raccolte nell’azione quotidiana di ascolto e di relazione con il mondo delle scuole, delle famiglie e dell’associazionismo cittadino. Da parte della vicepresidente Michela Cimmino, che ha portato i saluti del presidente Alfredo Saladini, un ringraziamento “a tutto il consiglio comunale che tre anni fa, all’unanimità, ha voluto istituire un organismo intitolandolo a una persona che continua a essere punto di riferimento per la comunità lametina, quando si parla di diritti, inclusione, buona qualità della vita: Antonio Saffioti. È stata scritta insieme, da tutto il consiglio comunale, una pagina di buona politica. Abbiamo lavorato in sinergia con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mascaro, proseguendo in perfetta continuità con gli attuali assessori Spinelli e Rizzo il percorso iniziato con gli assessori Gargano e Bambara. Nel segno della gratuità, della dimensione autentica dell’essere cittadini, abbiamo provato, con il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone, a porre le basi per una nuova cultura dell’inclusione in questa città”. L’avvio della rete delle scuole per l’inclusione, i momenti di confronto con i dirigenti scolastici e i docenti, il servizio di aiuto allo studio “I care” realizzato ogni pomeriggio in biblioteca da una squadra di oltre venti docenti volontari, l’attività di sollecitazione costante sul tema dei progetti di vita alcune delle azioni principali realizzate dall’Osservatorio, presentati dalla responsabile sui progetti di vita Teresa Bevilacqua, dalla responsabile intercultura e rom Fiorella Careri e dal responsabile comunicazione e rapporti con il territorio Salvatore D’Elia.
Oltre cinquanta studenti, negli ultimi due anni, sono stati accolti nell’ambito del servizio di aiuto allo studio “I care”, attività che – ha spiegato la vicepresidente Cimmino – “come voluto fortemente dal presidente Saladini, si contraddistingue per la centralità dell’elemento relazionale: la prima domanda a cui dare risposta è quella della relazione”. Quindi un ringraziamento “al personale della biblioteca comunale e ai volontari del servizio civile che ci supportano ogni pomeriggio in biblioteca”. Sottolineata dai componenti dell’ Osservatorio l’azione di sollecitazione portata avanti sul tema dei progetti di vita che “grazie a un incremento del personale di assistenti sociali ottenuto dal Comune, con un’ équipe che si è dedicata quasi esclusivamente a questo tema negli ultimi mesi, si sono sbloccate pratiche ferme da tempo e si sono iniziate a dare risposte alle famiglie. Come Osservatorio, abbiamo lavorato per far sedere attorno a uno stesso tavolo il commissario Battistini, i responsabili del distretto sanitario, il Comune e le associazioni, ponendo le basi di un metodo che ci auspichiamo possa proseguire e dare risultati tangibili, nella prospettiva di quello che è l’obiettivo dei progetti di vita: raggiungere una buona qualità della vita dei ragazzi con disabilità e delle loro famiglie”.
“Quanto monitorato e realizzato in questi tre anni – conclude l’Osservatorio – a partire dall’attività quotidiana di ascolto e di relazione con le persone, è un patrimonio che vogliamo consegnare a questo consiglio comunale, che ringraziamo, e idealmente all’amministrazione che verrà perché possa trarre stimolo per le politiche di inclusione”.
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