Lamezia Terme – Fanno ancora discutere i metodi di potatura posti in essere nella nostra città. A creare discussione questa volta sono i lavori fatti in località Cafarone- Marinella. In merito alla questione, l’intervento dell’agronomo Saveria Sesto che, attraverso una sequenza di fotografie, pone alcuni quesiti.
“Perché questo tipo di intervento drastico sulla fascia frangivento capitozzando gli eucalipti e lasciando il tronco o un fusto con un moncone? Non certo ragioni di sicurezza. Perché distruggere il sottobosco di Mirto, Smilax, asparago ed altre essenze mediterranee, messa a dimora oltre 10 anni fa a spese dei cittadini, oggi in pieno sviluppo, e ora distrutto? Ignoranza, solo grassa ignoranza delle elementari funzioni di un sottobosco e della fisiologia delle piante che si accompagna ad un autorizzato lavoro, grossolano senza criterio, come dice un vecchio anziano contadino che di potatura se ne intende, ‘senza cura , selvaggio e senza rispetto’, ma solo potatura chirurgica. Stessa sorte per la Pineta? che sì avrebbe bisogno di una selezione delle piante degradate”.
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