Lamezia, Cirasa (Uil): Pensionati calabresi vivono più a disagio rispetto ad altri

UILPensionati_calabria

di Fernando Giacomo Isabella

Lamezia Terme, 30 marzo -

Il direttivo provinciale della Uil Pensionati di Catanzaro ha fornito al sindacato dei cittadini la possibilità di analizzare sia il recente score delle elezioni Rsu e sia la complessa condizione economica che provoca molteplici deficit ai pensionati calabri. E’ certo che la Uil Calabria alla luce dei recenti risultati Rsu gode davvero di ottima salute dopo aver primeggiato in molte zone della regione, frutto del quotidiano impegno messo direttamente in campo dal sindacato. Accantonati i numeri del successo elettorale, il direttivo ha passato ai raggi X l’attualità calabra all’interno di un meeting che si è avvalso anche del contributo dei responsabili delle provincie calabre: Francesco Folino Gallo (UiP- Catanzaro), Luciano Prestia (Uil- VV), Fabio Tomaino (UILP-KR), Pino Zito (Uil- RC), Gregorio Perri (UilP- VV), Mario Zavettieri (UilP- RC) e Domenico Tomaino (Uil- KR). 

”Dal 2008 ad oggi - ha affermato Alfonso Cirasa segretario regionale Uil Pensionati - abbiamo subito una perdita del cinque per cento del Pil e questo significa che per recuperare non è sufficiente un decennio. Siamo in presenza di una recessione e la soluzione non è dietro l’angolo. Alzando l’età pensionabile non è possibile dare lavoro ai giovani, mentre le aziende chiudono e i pensionati prendono meno soldi. Un pensionato calabrese vive una condizione molto più complessa rispetto ad un lavoratore in pensione di Reggio Emilia, che per di più ha la possibilità di utilizzare servizi non presenti in questa regione. Mentre la benzina sfiora i due euro, l’iva aumenta e gli sprechi in Calabria imperversano i pensionati sono gli unici a dare un contributo. Ci sono questioni che si possono risolvere a costo zero è non è giusto che i calabresi hanno un trattamento differente rispetto al resto del Paese. Ada e Uil Pensionati- ha concluso il numero uno calabro- si muovono sempre per fornire risposte. Noi, abbiamo la necessità di affrontare taluni vicende senza alcuna velleità”. Il segretario regionale Uil, Roberto Castagna, ha rammentato che i cittadini purtroppo :”si trovano in un contesto gravissimo con un governo di tecnici che fanno politica e con l’articolo 18 divenuto un momento di resa dei conti. Anche su questo aspetto la Uil non ha abbassato la guardia. La pressione fiscale, la crescita dell’iva e l’aumento dell’Irpef innescano una fase di recessione dalla quale non si esce certo indebolendo i pensionati”. Per Livia Piersanti, componente della segreteria nazionale Uil Pensionati, gli aumenti:” provocheranno uno stato di grande disagio. Siamo davanti ad una mancanza di equità, che coinvolge lavoratori dipendenti e pensionati. La riforma non è affatto utile per i giovani e soprattutto al sud dove il deficit della disoccupazione è elevato. E’ bene anche rammentare che la mancanza di lavoro nel meridione riguarda una percentuale alta di giovani donne. La mancanza di legittimazione del sindacato è veramente molto grave, perché in passato ci siamo fatti carico delle difficoltà del Paese. La mancanza del riconoscimento del ruolo deve far riflettere”.

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